La parodontite comporta una sensazione particolare sui denti, quando questa si presenta, occorre intervenire subito: ecco i sintomi.
Si chiama parodontite, o anche piorrea, ed è una malattia a carico delle gengive. Si tratta di una patologia molto diffusa e che può essere più o meno aggressiva. Nei casi peggiori, la piorrea fa cadere i denti, perciò non deve mai essere sottovalutata, essendo irreversibile. Occorre intervenire tempestivamente per bloccare la sua progressione.
È importante conoscere i sintomi della parodontite. I denti lanciano alcuni segnali di allarme, una sensazione particolare che ci avverte che dobbiamo correre dal dentista. La malattia, innanzitutto, è un’infiammazione gengivale, di origine batterica. I tessuti che circondano i denti sono attaccati dall’infezione e si consumano.
I sintomi della parodontite, come intervenire e quando rivolgersi al dentista
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La piorrea si scatena dall’accumulo della placca batterica sulla radice gengivale. La pulizia dentale è fondamentale per prevenire il suo insorgere. La placca, quando intacca l’osso, è un problema. Se intacca la radice del dente, causa un distacco dalla gengiva.
Gli spazi che si creano tra la gengiva e il dente sono pericolosi, peggiorano, fino a quando il dente non trova più appoggio e cade. La sensazione che si avverte, principalmente, è una certa mobilità dentale. La malattia inizia in questo modo, perciò bisogna intervenire se si nota questo sintomo.
La malattia ha carattere ereditario, tuttavia insorge soprattutto con un’infezione batterica e per negligenza nella pulizia dentale. Eliminare periodicamente tartaro e placca è importante per prevenirla. Questi elementi tendono ad accumularsi per la scarsa igiene orale, per via di alcune infiammazioni, per colpa della carie, per una cattiva alimentazione, per lo stress, per fumo e alcool, per una carenza da vitamina C e per il diabete mellito.
L’igiene orale è importante per prevenire e per trattare la malattia
Inizialmente, i sintomi non si notano, essendo molto leggeri, e possono essere scambiati per temporanee infiammazioni. Inoltre, si nota un certo sapore sgradevole in bocca. Meglio farsi controllare dal dentista in casi di sanguinamento gengivale, ipersensibilità dentale, alitosi, recessione gengivale e dolori alle gengive.
La malattia si suddivide in tre stadi: aggressivo, ulcero-necrotico-cronico. Nonostante sia una malattia irreversibile, la piorrea si può trattare in modi diversi. Il primo è un’accurata pulizia dentale, che deve essere periodica, e attraverso interventi di levigatura delle radici, o ancora attraverso una trattamento laser, in grado di sigillare le tasche parodontali, rigenerando i tessuti.
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In casa, si possono prendere alcune buone abitudini per prevenire la patologia o per combatterla. Bisogna usare uno spazzolino con le setole morbide, per non irritare le gengive, lavare i denti dopo ogni pasto, assumere inegratori di calcio, fare risciacqui con collutorio e antisettici, e usare dentifrici buoni.
Inoltre, è sempre meglio non fumare e bere alcool, assumere cibi troppo caldi, usare dentifrici aggressivi e spazzolare i denti con troppo vigore. Tra gli alimenti da consumare sono consigliati frutta, verdura, yogurt, alimenti ricchi di vitamina C, e bere infusi antibatterici. Tra i rimedi naturali troviamo anche gel all’aloe vera, gocce di tea tree oil o di mirra, la propoli o l’echinacea.