Quali sono i passaggi necessari per potere usufruire del condono edilizio che l’esecutivo Meloni starebbe studiando per l’anno prossimo e come fare per avere la necessaria copertura del caso.
Condono edilizio, si parla di un provvedimento di grosse proporzioni al vaglio del Governo per l’anno prossimo. Tale misura, che ha lo scopo di fornire una agevolazione allo scopo di annullare delle pene legate all’avere commesso un illecito in ambito per l’appunto edilizio, avrà come prerogativa l’aspetto che più è proprio anche ad altre misure avvenute a quelle analoghe a questa.
Ovvero pure questo condono edilizio fornirà una permissività con durata limitata. Si contano solo tre precedenti e per potere ottenere il condono edilizio nel 2023 ci sarà il bisogno di dovere procedere seguendo un determinato percorso. Per tutti coloro che sanno di essere nel torto e che intendono in qualche modo regolarizzare la propria posizione, il consiglio è proprio quello di attivarsi in tal senso.
È necessario procedere con una autodenuncia e con il versamento di una multa. L’importo sarà elevato nel caso di illeciti penali individuati. Quindi si potrà procedere con il percorso verso l’ottenimento del condono edilizio come previsto.
Condono edilizio Meloni, le ultime notizie dal Governo per il 2023
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Non si potrà andare avanti però qualora ci sia un vincolo che faccia riferimento ad un aspetto abilitativo né se l’abuso denunciato riguardi un immobile che sorge in una qualche area contraddistinta da difficoltà di vincolo ambientale. Si ha il via libera invece per:
- costruzioni che risalgono a prima della imposizione del vincolo;
- opere costruite in assenza di un titolo edilizio ma che siano comunque rispettose di prescrizioni urbanistiche;
- costruzioni che abbiano concessioni da parte della Autorità;
- lavori minori che non riguardano aumento di superficie (restauro oppure manutenzione, n.d.r.);
- opere che hanno come conseguenza un danno limitato;
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Un aspetto al quale prestare attenzione riguarda il fatto che un abuso viene attribuito non solo al proprietario di un immobile contestato ma anche al costruttore che ha effettuato quello specifico lavoro.