Se sei alla ricerca di una dieta in grado di aiutarti a perdere finalmente quei chili di troppo, allora devi provare la cronodieta, vediamo insieme pro e contro.
La maggior parte delle diete si concentrano su cosa mangiare per garantire salute e benessere necessari a chi andrà a seguirle. Ma potrebbe non essere questo il modo giusto per affrontare il problema, perché oltre a chiedersi che cosa mangiare è necessario porsi altre domande.
La cronodieta va al di là di questo e non a caso sta davvero spopolando. Cerchiamo di capire in che cosa consiste, a che cosa si deve il suo successo e quali sono i pro e i contro di questo regime alimentare.
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Forse ciò che hai sempre sbagliato e che ti ha portato a una difficoltà costante nella perdita di peso è sottovalutare un’importante domanda: quando mangiare? Eh sì, perché oltre a chiedersi che cosa mangiare, questo è un altro quesito fondamentale che ha bisogno di una risposta. Ma fortunatamente c’è una dieta che parte proprio da qui.
La cronodieta è stata pensata ed elaborata proprio guardando la cronobiologia, che è quella scienza che studia i ritmi biologici. Questa strategia alimentare nasce dunque dall’esigenza di soffermarsi non solo sulla tipologia di cibo assimilato ma anche sull’orario e sulle variazioni circadiane di funzioni biologiche differenti, che anch’esse si fondano sulle variazioni ormonali nel corso della giornata e che possono portare a un dimagrimento più o meno rapido.
Ci sono infatti ormoni che contribuiscono a un accumulo di grasso corporeo, altri che invece influiscono sulla perdita della massa muscolare e viceversa. Vediamo dunque che cosa dovremmo consumare durante i tre pasti principali e in quali fasce orarie. Secondo la cronodieta originale pensata ed elaborata nel 1992 da parte di due medici italiani, è sempre meglio assumere i carboidrati al mattino e al primo pomeriggio, quindi durante la parte iniziale della giornata. E per quale ragione? Perché in questa fase sia l’azione anabolica dell’insulina sia l’azione liposintetica vengono contrastate dagli ormoni corticosteroidei (cortisolo). Da aggiungere poi che le attività svolte durante la giornata permettono di metabolizzare al meglio l’energia che introduciamo con questi alimenti.
Alla sera, invece, è meglio prediligere le proteine, a differenza dei carboidrati che andranno ridotti. Anche perché gli ormoni che si attivano durante questa fascia oraria portano a utilizzare i grassi a scopo energetico, oltre a costruire la massa muscolare durante la notte. Una dieta, dunque, che vieta di consumare un pasto con cibi di origine differente. Scelta drastica secondo alcuni, che non può non avere dei risvolti negativi.
Tra i contro di questa dieta vi è infatti la questione che si propone come una dieta adatta a tutti ma in realtà per alcune persone questo approccio è fortemente sconsigliato. Vi è poi poca possibilità di scelta perché si tratta di un regime alimentare che vincola molto sulla base degli orari. Però c’è anche da dire che non mancano aspetti positivi.
Tra i pro possiamo menzionare ad esempio il fatto che non bisogna necessariamente pesare i cibi perché vi è una discreta libertà nella scelta delle quantità. L’importante è sempre tenere d’occhio l’orologio. Gli alimenti si possono consumare e distribuire in 4 o 5 pasti, senza per forza doverli racchiudere nei tre principali. Ora che sai tutto su questa dieta e che abbiamo valutato sia i pro sia i contro, pensa se questo regime alimentare può fare al caso tuo o se invece preferisci la dieta più tradizionale.