Che cosa sappiamo sul Bonus INPS novembre, a quanto ammonta la indennità una tantum prevista e quali sono le categorie di cittadini che ne beneficeranno. Come si ottiene.
Bonus INPS novembre, c’è una nuova misura in ambito previdenziale che riguarderà i pensionati ed anche alcune categorie di lavoratori, per un totale di 22 milioni di persone interessate da questo provvedimento. I benefici verranno erogati alla fine del mese appena iniziato ed arriveranno perciò a dicembre.
Ci sono alcuni aspetti su questo Bonus INPS novembre che riguardano le modalità di fruizione dello stesso. Rispetto alla misura inoltrata in estate e che metteva a disposizione 200 euro da luglio, in questo caso i soldi in più concessi ammontano a 150 euro.
Ed il Bonus INPS novembre sarà accessibile solamente da coloro che hanno dichiarato un reddito di massimo 20mila euro, contro il limite da non oltrepassare di 35mila euro del precedente caso. Alcuni otterranno il bonus in maniera automatica, altri dovranno per forza di cose passare per una necessaria procedura.
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A non dovere fare niente, trovandosi così i 150 euro accreditati direttamente sul loro conto corrente, sono i dipendenti sia pubblici che privati che hanno una retribuzione imponibile di 1538 euro al mese. Loro troveranno i soldi del Bonus INPS novembre già in busta paga. Ma solo se non godono di altre prestazioni assistenziali. Questa cifra è esentasse e non è cedibile a terzi, inoltre può essere percepito per una volta sola.
Per i pensionati ci pensa l’INPS ad aggiungere la cifra in questione al cedolino mensile. Occorre però avere residenza in Italia od avere cittadinanza italiana o della UE. Ed essere titolari di almeno un trattamento pensionistico ed essere dotati di reddito personale IRPEF con contributi annessi non superiore ai 20mila euro per il 2021.
Non devono inoltrare alcuna richiesta i domestici ed i disoccupati. Anche nel loro caso avverrà tutto in maniera automatica. Mentre dottorandi ed assegnisti di ricerca potranno usufruire della copertura del caso se non avranno alcuna iscrizione ad altre forme di previdenza obbligatoria esistente. E sono compatibili pure i percettori di reddito di cittadinanza, ma solo se nella loro famiglia non sono presenti membri che percepiscono altre indennità.