Hai sempre sbagliato a fare la raccolta differenziata: e questo piccolo errore lo dimostra fin troppo chiaramente
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La raccolta differenziata è regolata dalle norme comunitarie e non farla è qualcosa di punibile a livello amministrativo e legale. Molti la considereranno persino una noia ma, allo stato attuale delle cose, è innegabile che infondo nessuno può dire che non sia strettamente necessaria. Non possiamo più pensare di non farla, soprattutto se si guarda all’emergenza rifiuti e al loro smaltimento.
Il problema è che l’immondizia prodotta è troppa ed inquinante. L’impegno che si richiede è dunque universale: certo nessuno toglie che alle volte può essere anche complesso, nonostante si conoscano le regole, capire cosa possa essere riciclato e cosa invece no, e cosa vada dove. In tali casi, ricordiamoci che vale sempre la pena fare una breve ricerca per chiarire i nostri dubbi e non sbagliare. E’ il pianeta terra che lo chiede!
Hai sempre sbagliato a fare la raccolta differenziata: è evidente
La raccolta differenziata, però, inizia molto prima, quando acquistiamo un prodotto: chiediamoci se ci serva davvero, se ci sia necessario, prima che finisca nella spazzatura inutilizzato. Alcune regole poi valgono sempre e comunque: non buttiamo quello che può avere una seconda vita. In più ci sono cose da sapere su particolari tipi di rifiuto: i medicinali non vanno mai buttati nei contenitori generici ma in appositi contenitori collocati presso le asl, così come i vestiti che vanno gettati in delle strutture di colore giallo facilmente riconoscibili.
Altra cosa che spesso si sbaglia a smaltire è l’olio della frittura. Quante volte, una volta finita la cucina, prendiamo l’olio e lo gettiamo nel water: niente di più sbagliato. Non solo stiamo facendo uno sgarbo all’ambiente, in quanto l’olio inquina si sa davvero molto, ma anche a noi, perché rischiamo di rompere le tubature del bagno.
Come si smaltisce dunque l’olio? E’ facile: lo si raccoglie in una o più bottiglie e lo si consegna in centri di smaltimento specializzati in questo, un po’ come abbiamo fatto per i tessuti e i medicinali. Solo così puoi dire di avere veramente a cuore l’ambiente.