Il disturbo dello spettro autistico va individuato il prima possibile. Se è in corso nei nostri bambini allora si manifesterà attraverso questi comportamenti.
Disturbo dello spettro autistico, che cos’è e che cosa possiamo farlo per riconoscerlo nei bambini? Il disturbo dello spettro autistico avviene quando il soggetto colpito mostra delle reiterate e marcate difficoltà nel relazionarsi, mostrando delle problematiche che è possibile notare con il linguaggio, oppure dalla totale mancanza di esso.
Oppure ancora si ha una ripetizione di comportamenti manifestati anche con atteggiamenti di limitatezza dal punto di vista della comunicazione. La prevenzione e l’importanza di una diagnosi preventiva nei bambini sono fondamentali. Spesse volte però ci si accorge che un bambino è autistico solo dopo i 3 anni, quando ormai è già tardi.
I fattori che indicano una chiara presenza di autismo sono:
- difficoltà a comprendere i sentimenti o a parlarne;
- evitare i giochi di gruppo;
- evidenti difficoltà nella capacità di imitazione del comportamento altrui;
- aspetto svagato o distratto rispetto a quel che gli altri dicono
- non condividere i propri interessi con gli altri;
- forti difficoltà nello stabilire un rapporto di amicizia, anche con semplici gesti fisici come un abbraccio o carezze;
Disturbo dello spettro autistico, quali sono i segnali più evidenti
Tutti questi fattori possono fare la spia per il persistere di una condizione autistica tale da condizionare il soggetto colpito anche per il resto della sua vita.
Ci sono poi dei chiari segnali di situazione di autismo che riguardano l’ambito comunicativo in particolare. Per esempio:
- non capire il significato delle espressioni facciali, del tono di voce e della gestualità degli altri;
- scarso o mancato utilizzo del linguaggio non verbale (i gesti, gli sguardi…);
- rifuggire il contatto visivo;
Se si presentano uno o più segnali tra quelli indicati si consiglia di fare visitare i propri figli da uno specialista. In questo modo sarà possibile stabilire quale possa essere il miglior percorso da seguire per cercare di attenuare o di migliorare la situazione. Di solito occorre rivolgersi ad un pediatra, che sa individuare cosa eventualmente non va in un bambino. E da qui parte un preciso iter da seguire.