Bere alcool e assumere medicine, specialmente di un certo tipo, è un binomio assai pericoloso che potrebbe farci passare il peggio
In italia i numeri legati all’assunzione di alcool sono alti, seppure in misura minore rispetto ad altri paesi. Molto spesso infatti, alla materia alcoolica, ci si approccia con grande ambiguità, bisogna ammetterlo. Se da una parte infatti all’alcool è associata una parte di cultura non da poco (cultura ma anche economia, pensiamo alla coltivazione dei filari e all’industria del vino), c’è anche da dire che molto dipende dal comportamento dell’individuo.
E’ molto difficile infatti dare una definizione univoca che funzioni sempre di alcolismo: diremo che una persna soffre di alcolismo quando mostra atteggiamenti problematici e critici nei confronti dell’alcool, quando questo riesce, ad esempio, a mettere a repentaglio la riuscita della sua vita. Ad esempio, una persona che mostra crisi d’astinenza, che scoinvolge la sua agenda pur di bere, probabilmente soffre di alcolismo.
In ogni caso se sospetti di avere un disturbo di questo genere o sospetti che qualcuno accanto a te ne soffra, rivolgiti subito alle apposite strutture di supporto.
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Eppure, anche se si è soggetti non sofferenti di questo disturbo, ci sono occasioni in cui faremmo bene a rinunciare a bere. Il primo caso, il più evidente, è quando dobbiamo metterci alla guida. Spesso ci si sente abbastanza padroni di sé per gestire la situazione, ma questo non è sempre vero. Da evitare anche nel caso della dolce attesa: le future mamme farebbero bene ad astenersi.
In altri casi, è bene rinunciare quando si stanno assumendo determinati farmaci. Assolutamente da evitare il binomio tra alcool e farmaci sedativi, come gli ansiolitici, o analgesici forti. Questo perché l’alcool sottolinea l’effetto sedativo, e può ridurre in una situazione di vero e proprio stordimento il soggetto che ha avuto l’incauta idea di prendere insieme. Inoltre, se stiamo bevendo, il fegato tenderà a smaltire più velocemente i principi attivi, non dando loro la possibilità di agire. Rimane inoltre sempre il rischio che, nei fumi dell’alcool, gli effetti collaterali siano potenziati.