Il termine gengivite indica in senso del tutto generale un’infiammazione delle gengive. Una leggera infiammazione si può risolvere rapidamente, praticando una corretta igiene orale o anche utilizzando un collutorio per un ridotto periodo di tempo. Se invece la gengivite viene trascurata può portare allo svilupparsi di disturbi e patologie anche gravi, e a quel punto trovare, ad esempio, dei rimedi per l’ascesso gengivale diventa più complesso. Per questo motivo è considerata come un importante campanello d’allarme, a cui è bene fare attenzione.
La gengivite si sviluppa a causa della presenza di batteri nel punto di intersezione dei denti con la mucosa delle gengive. Se trascurata, questi batteri tendono a svilupparsi e a proliferare, spostandosi sempre più in profondità e attaccando anche la superficie dei denti. In seguito a una gengivite non curata si possono sviluppare ascessi dentali o può manifestarsi anche la parodontite. Si tratta di patologie gravi, soprattutto per quanto riguarda quest’ultima, non sempre semplice da curare. Per poter conoscere e applicare le giuste cure è bene rivolgersi al medico di famiglia o al dentista perché nella maggior parte dei casi è necessario ricorrere all’utilizzo di farmaci antibiotici. È quindi consigliabile che sia un medico a proporre la corretta terapia, volta a debellare i batteri presenti.
I primi sintomi della gengivite sono rossore, gonfiore e spesso anche un leggero dolore. Tali sintomi aumentano la propria intensità con il passare del tempo, se non si interviene subito. Alcune persone che soffrono di gengivite avvertono anche un fastidioso dolore quando bevono un caffè molto caldo o una bibita fredda. Spesso la presenza di batteri in sede gengivale causa alito dall’odore poco gradevole e in alcuni casi anche un pessimo sapore in bocca. Dopo lo spazzolamento delle gengive non è infrequente trovare del sangue e le gengive appaiono arrossate e gonfie.
Come abbiamo già detto la gengivite si sviluppa a causa della presenza di batteri sulle gengive. Tale condizione è favorita sia da alcuni comportamenti, sia da alcune situazioni oggettive o altre patologie. Le infezioni del cavo orale tendono a svilupparsi con maggiore frequenza in soggetti che non praticano la corretta igiene orale. È vero però che anche chi fuma molto, fa uso di alcuni specifici farmaci o indossa protesi dentarie mobili tende a essere particolarmente sensibile allo sviluppo di batteri nel cavo orale. Ci sono poi situazioni di altro genere, quali ad esempio il diabete o gli squilibri ormonali della menopausa, che favoriscono l’insorgenza della gengivite.
Come abbiamo detto il principale aiuto che possiamo trovare nel caso in cui la gengivite si presenta è il dentista. Questo medico ci può consigliare anche una corretta prevenzione, che passa attraverso una regolare igiene orale. Parte di essa si pratica dal dentista, che rimuove periodicamente i depositi di tartaro; essi infatti risultano predisponenti a un maggiore e più probabile sviluppo della placca batterica e, di conseguenza, di episodi più frequenti di gengivite. Quando la gengivite è solo un leggero disturbo l’utilizzo di un collutorio antibatterico può essere la soluzione ottimale; in casi più gravi sarà il dentista a consigliarci in merito. Chiaramente il dentista valuterà anche quali siano le cause del disturbo e l’eventuale presenza di una situazione dentale più o meno grave. Questo permetterà di trovare la soluzione più adatta per evitare che l’infiammazione si ripresenti.
Cominciamo con il dire che la presenza della gengivite deve sempre essere considerata con cura e attenzione, per evitare la sua cronicizzazione o lo svilupparsi di altri disturbi, mentre la prevenzione, come detto, passa attraverso una corretta igiene orale e una regolare frequentazione del dentista. Lavarsi i denti almeno 2 volte al giorno e usare il filo interdentale e il collutorio sono abitudini che evitano nella maggior parte dei casi lo svilupparsi anomalo di batteri e infezioni. Andare dal dentista almeno 2 volte all’anno è un’altra prassi da ricordare e applicare.