La pasta è un alimento tipico della cucina italiana, per questo è importante fare maggiore attenzione a ciò che contiene, soprattutto dopo che sono stati rilevati dei pesticidi al suoi interno.
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L’Italia è da sempre conosciuta come il Paese della pizza e della pasta perché siamo i padri fondatori di questi alimenti, di cui non possiamo proprio fare a meno e che abbiamo provveduto a rendere celebri nel mondo.
Per questo, quando vengono diffuse notizie di prodotti contaminati siamo sempre in allerta, specialmente se questi prodotti sono tra i più diffusi in tavola, come la pasta, per l’appunto. E dato che non mancano i test che ne hanno rivelato la presenza di pesticidi, vediamo come è necessario comportarsi.
Quali sono le marche di pasta con pesticidi? Attenzione a queste!
Quando si parla di alimentazione bisogna stare sempre in guardia e analizzare ciò che mangiamo per capire se quello che portiamo in tavola è salutare oppure no. Parlando della pasta, quest’estate vi abbiamo raccontato che, a seguito di un’indagine realizzata dalla rivista svizzera K-Tipp lo scorso aprile, il glifosato è stato trovato in tanti marchi in commercio.
Tra le marche condannate non sono mancate alcune italiane, le quali hanno rivelato la presenza di questo controverso erbicida, anche se entro i limiti di legge. L’indagine della testata svizzera ha infatti condotto lo studio indagando su 18 marchi differenti venduti sia in Italia che in anche altri Paesi. E da qui è emerso che le marche condannate sono state Agnesi, Lidl, Garofalo e Divella. Chi si è salvato? Barilla, la cui ricerca si è concentrata sulle penne rigate integrali e gli spaghettoni. Ma che fare ora per sventare un eventuale presenza di glifosato?
Il nutrizionista Flavio Pettirossi ha consigliato a GreenMe di scegliere la pasta biologica per aver una maggiore certezza di qualità, ma in generale di leggere le etichette. In particolar modo, bisogna prestare attenzione agli ingredienti, ricercando la presenza della semola di grano duro: altri ingredienti non servono e la pasta realizzata con sfarinati di riso integrale di sicuro non sarà di qualità. Importante poi è il quantitativo delle proteine, che se la pasta è buona saranno presenti dal 13,5% in su.
Ora che sai come fare per difenderti dal rischio pesticidi, fai una spesa responsabile e allo stesso tempo non andare in panico per ogni notizia che leggi. Piuttosto informati perché la rete è piena di fake news!