Lo Stato ha stabilito nuove indicazioni su come dovranno essere regolati i termosifoni durante l’inverno, tutto quello che c’è da sapere.
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Della questione se ne parla già da settimane, ora però c’è l’ufficialità, è stato infatti firmato il decreto con le disposizioni in merito a come dovranno essere utilizzati i riscaldamenti durante la stagione autunnale ed invernale.
Sono previsti degli importanti limiti, orari ma anche deroghe. Si tratta di disposizioni necessarie per affrontare il ‘caro bollette’, moltissime famiglie italiane infatti versano oggi in grave difficoltà a causa degli eccessivi aumenti. Fino allo scorso anno durante la stagione più fredda non si badava a spese per poter avere una casa sempre calda e accogliente, le cose però quest’anno dovranno necessariamente cambiare per poter essere in grado di pagare le utenze.
Il Governo ha quindi pensato ad un piano per il risparmio del gas ed affrontare la grave crisi energetica, dovuta soprattutto a causa della guerra in Ucraina. Nei giorni scorsi è stato infatti firmato da Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, il decreto che prevede alcune regole che tutti dovranno rispettare.
Quest’anno i riscaldamenti saranno utilizzati 15 giorni meno rispetto ai successivi anni. Potranno infatti essere accesi otto giorni dopo mentre la data della fine dell’uso è stata anticipata di sette giorni. Un’altra significativa novità riguarda il tempo di accensione dei termosifoni che è stato ridotto di un’ora al giorno.
Di seguito il calendario riferito al nuovo piano del Governo:
Il nuovo piano del Governo prevede anche la riduzione di un grado per far fronte alla crisi energetica. All’interno delle abitazioni la temperatura, fissata fino allo scorso anno a 20 gradi, dovrà essere impostata ora a 19 gradi.
Sono però previste anche delle deroghe, Roberto Cingolani ha infatti reso noto che le riduzioni non verranno applicate ai luoghi di cura, asili nido, scuole materne, saune, piscine e nemmeno agli edifici adibiti ad attività artigianali, industriali e simili. Inoltre, non verranno nemmeno applicate agli edifici che hanno impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.