Reddito di Cittadinanza: alcuni dovranno restituirlo mentre altri lo perderanno. Ecco cosa sta cambiando con il nuovo governo
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Il reddito di cittadinanza subirà molte modifiche con il recente governo meloni. Quello che promette infatti la neopremier è la guerra a tutti coloro che hanno abusato del reddito di cittadinanza, pur non avendone reale bisogno, trasformandolo da una misura assistenziale per i bisognosi a una misura che supporta i cosiddetti furbetti. Ecco quali sono i cambiamenti che da qui a breve questa modifica subirà.
Reddito di cittadinanza, alcuni devono restituirlo: i consigli del nuovo governo
Le cose cambieranno con l’arrivo del nuovo governo targato giorgia meloni. La guerra è promessa per coloro che vengono definiti come i furbetti del reddito. Quella che doveva essere una misura provvidenziale infatti si è trasformata in una maniera come un’altra per molti di percepire reddito senza lavorare. Togliere la misura non sembra neanche lontanamente possibile, in quanto questo vorrebbe dire lasciare a piedi tutte le persone che invece sono realmente bisognose.
Ad oggi però, la proposta è quella di togliere il reddito a tutti coloro che sono attestati come frodatori. Le frodi infatti sono attestate ad una cifra di quasi trencento milioni di euro. Per combattere gli ingannatori, è prevista una modifica della legge.
Il reddito sarà continuato a percepire alle persone realmente fragili che non possono essere immesse sul mercato del lavoro. Probabilmente questa misura, per non essere più confusa con il vecchio reddito, vedrà il suo nome cambiare. Per tutti gli altri invece, saranno intensificate le richieste di lavoro. Il lavoratore perderà il reddito dopo due rifiuti, e dopo uno solo se il lavoratore percepisce il reddito da più di un anno.
In più, la guardia di finanza intensificherà tutti i controlli in merito. Chi non risulta a norma con le legge, non solo dovrà pagare una multa salata ma dovrà anche restituire tutti gli importi percepiti fino a quel punto. Saranno costretti a restituire le cifre percepite anche coloro che non hanno dichiarato altre attività lavorative che avrebbero fatto perdere il reddito.