Nonostante ci troviamo nel XXI secolo, le scoperte non finiscono mai e vanno avanti con nuovi sviluppi, ma alcune sono più sorprendenti di altre, come ad esempio la scoperta di questo nuovo gruppo sanguigno.
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Fino ad oggi sapevamo che i gruppi sanguigni esistenti fossero A, B, 0 e AB. Ma a quanto pare non è più così perché una recente ricerca ha messo in luce la presenza di un nuovo gruppo sanguigno, ossia l’Er.
Una scoperta davvero importante nel panorama medico-scientifico, poiché questo nuovo gruppo sanguigno potrebbe essere in grado di prevenire certe malattie rare. Cerchiamo di saperne di più.
Non si tratta di una scoperta del tutto recente perché a dire il vero il gruppo sanguigno Er era già stato individuato nel 1982. La ricerca cominciò circa 40 anni fa dopo la morte sospetta di due neonati, i quali avevano appunto questo gruppo sanguigno. E quando un globulo presenta un antigene che il corpo non classifica come proprio, il sistema immunitario si attiva e invia degli anticorpi per distruggere le cellule portatrici di questo antigene sospetto. Però può anche capitare che in gravidanza i tessuti del feto vengano riconosciuti come estranei e quindi aggrediti. Gli anticorpi generati passano dunque attraverso la placenta portando al decesso del feto.
Grazie all’ultimo studio è stato possibile far luce su questo nuovo gruppo sanguigno, scoprendo un sottogruppo di Er. La ricerca è stata fatta analizzando il sangue di 13 pazienti con antigeni sospetti, che non corrispondevano a nessuno dei quattro gruppi sanguigni del sistema AB0. Gli studiosi del National Health Service Blood and Transplant (Nhsbt) e dell’Università di Bristol hanno identificato cinque variazioni al loro interno.
La classificazione dei gruppi sanguigni avviene infatti sulla base degli antigeni, ossia particolari molecole presenti sulla superficie dei globuli rossi. Le varianti già conosciute rispetto ai quattro gruppi A, B, AB e 0 (se non sai qual è il tuo gruppo sanguigno ecco come lo puoi conoscere) erano Era, Erb e Er3, mentre quelle nuove Er4 ed Er5. Andando a sequenziare i codici genetici dei pazienti, gli esperti sono riusciti a individuare il gene che codifica le proteine della superficie cellulare e che prende il nome di gene PIEZO1. Si tratta di un gene familiare alla scienza medica, poiché associato ad alcune malattie già conosciute.
Dopo la conferma dei risultati, il team ha eliminato PIEZO1 in una linea cellulare di eritroblasti, precursore dei globuli rossi, e testando gli antigeni ha messo in luce che PIEZO1 è necessario per aggiungere l’antigene Er alla superficie della cellula. Questa scoperta mette dunque in evidenza la potenziale antigenicità persino di proteine poco espresse e la loro importanza per la medicina trasfusionale. Inoltre, scoprire un nuovo gruppo sanguigno è importante per i medici per permettergli di risolvere correttamente un problema, come l’incompatibilità tra una madre in gravidanza con il proprio bambino.