L’inflazione in Italia sale ulteriormente e questo comporta dei rincari ulteriori per svariati beni. La situazione sarà difficile per mesi.
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Rincari ed impennate dei prezzi in praticamente qualsiasi aspetto esistente rappresentano una costante da mesi e mesi. È dall’intero 2022 che dobbiamo per forza di cose fare i conti con gli aumenti delle bollette di luce e gas e dei carburanti. Ma anche il prezzo dei beni che acquistiamo durante la spesa ha subito dei rincari tremendi.
La cosa vale sia per i beni di prima necessità che altri non indispensabili. Costa tutto molto di più, come effetto finale e pesantissimo della crisi energetica che ha finito con il gravare anche sulla produzione dei beni. Costando molto di più l’energia elettrica ed il gas, e contemporaneamente dovendo convivere anche con una penuria di molti materiali utilizzati per le produzioni industriali e per gli imballaggi, si hanno ora una diminuzione dell’offerta a fronte di una domanda sempre alta. Inevitabile che i costi dei beni siano aumentati.
Ma allo stesso modo sono confermati anche dei casi di speculazione per quanto riguarda i rincari di benzina e diesel, e pare anche di corrente elettrica e gas. Nell’ultimo trimestre dell’anno, senza interventi da parte del Governo e dell’Arera saremmo andati incontro a degli ulteriori aumenti per le utenze di casa, tali da superare il 100% rispetto all’importo del trimestre precedente.
Rincari, gli aumenti si allargano: colpiti diversi altri beni
I dati diffusi ora dall’Istat riferiscono anche di come l’inflazione in Italia sia aumentata ancora, salendo dall’8% medio del resto dell’anno fino a quasi il 9%. Siamo all’8,9% per la precisione. E non c’è limite al peggio: ad aumentare sono anche i costi e gli interessi che riguardano prestiti, finanziamenti e mutui, con la Banca Centrale Europea che ha deciso a sua volta di fare salire proprio i tassi di interesse.
Per le famiglie che sono rimaste nel novero del mercato tutelato, il costo della corrente elettrica da ottobre a dicembre 2022 sarà del 59% in più. Salgono anche l’RC auto ed i vari servizi delle telecomunicazioni, ovvero i contratti per il wifi domestico e per la fibra veloce. Senza contare le conseguenze che sono legate al gas.
Insomma, continuerà a costare tutto molto caro, in attesa che possa avvenire anche solo un minimo di ripresa a partire dall’anno prossimo. Si stima che in tutta l’EuroZona l’inflazione possa calare anche della metà, se non di più. I numeri per l’Italia riferiscono di una discesa a circa il 3,5% salvo ulteriori imprevisti che però, dati i tempi difficili, potrebbero sempre sorgere.