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Crisi energetica, legna e pellet introvabili e con costi raddoppiati

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Perché la legna ed il pellet costano di più e non si trovano con facilità in giro. Ci sono diversi motivi per nulla positivi alla base di questa grave crisi energetica.

Legna e pellet per stufe (Foto Freepik)

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La crisi energetica in corso non riguarda solo i rincari delle bollette di luce e gas. C’è da fare i conti infatti con una ridotta disponibilità – e talvolta anche con una riduzione della qualità – di altri tipi di materiali. È il caso del pellet, il cui mercato ha conosciuto una contrattura del -30%, con un riscontrato peggioramento della qualità effettiva.

Il pellet si ricava dagli scarti derivati dalla lavorazione della legna. E pure quest’ultima è diventata merce rara, per via proprio della crisi energetica e dell’aumento dei prezzi legato alla lavorazione ed alle importazioni. Tutto quanto è diventato molto più difficile.

I prezzi per la legna sono raddoppiati in tronco, da 150 a 300 euro per sette quintali che vanno a costituire un bancale. Sul pellet noi di inran.it avevamo svolto un approfondimento che ha analizzato il perché della sua crisi energetica e del come mai il prezzo in questo caso sia addirittura triplicati.

Crisi energetica, perché legna e pellet non si trovano e costano una fortuna

Del pellet in sacchi (Foto Freepik)

La colpa di questa situazione si ha anche dallo squilibrio che deriva da un aumento della domanda, che ha superato l’offerta. E questa è una delle principali leggi del mercato: quando la richiesta supera la disponibilità di un bene, il prezzo di quest’ultimo sale in maniera inevitabile mentre calano le possibilità di fruirne.

Ed un’altra causa del perché legna e pellet non si trovano sono legate al blocco delle esportazioni dei maggiori Paesi che producono questi due materiali, cioè la Gran Bretagna, la Bosnia, la Croazia e la Slovenia. Senza contare che pure le sanzioni inflitte giustamente alla Russia per via dell’attuale situazione geopolitica giocano il loro ruolo in negativo.

Ed ancora, per la serie “piove sul bagnato”, sono aumentati anche i costi per la produzione delle stufe. Con la brutta, bruttissima prospettiva di assistere a degli inverni molto duri per chi non avrà le capacità necessarie per scaldarsi. Urgono interventi ad hoc allo scopo di calmierare i prezzi, e gli imprenditori del settore hanno già chiesto al Governo di intervenire subito.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.