Uva contaminata dai pesticidi: come lavare la frutta per evitarli e per essere sicuri di non ingerirli in grandi quantità
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Frutta e verdura, specie nel cambio di stagione, non possono che farci un gran bene. Ma c’è qualcosa che, sul loro consumo, dovremmo proprio sapere.
Sull’utilizzo dei pesticidi c’è da sempre aperto un annoso dibattito: sia sul se si debbano usare sia in che quantità usarli. Ovviamente diamo per scontato che ormai, nella maggior parte delle coltivazioni, questi siano usati. Sia per tutelare gli ortaggi dagli insetti e dai batteri, sia pure per aumentare la velocità di maturazione sia per esaltarne le peculiarità, come il colore e il gusto.
Uva contaminata dei pesticidi, come lavare la frutta
Per questo motivo, si consiglia sempre di sciacquare bene frutta e verdura, specie se sono da consumare crude. Fin qui, nulla di nuovo. Ora la novità è la seguente: dal regno unito arriva un allarme riguardante l’uva, uno dei frutti tipici dell’autunno e che più volentieri portiamo a tavola come fine pasto. L’uva infatti sarebbe, molto più d’altre pietanze, inquinata da un numero elevatissimo di pesticidi.
E perché l’allarme dovrebbe interessarci, perché dovrebbe allarmare i consumatori italiani? Per il seguente motivo: l’uva che è stata analizzata nel regno unito, e per cui questo ha divulgato l’allarme, proviene proprio dall’italia. Il Pesticide Action Network, una ong internazionale, ha divulgato l’allarme: in particolar modo nell’uva ci sarebbe un pesticida che velocizza la maturazione.
Ma allora dobbiamo rinunciare a consumare l’uva? Assolutamente no. Come prima detto, basta solamente sciacquarla in maniera soddisfacente. Ovviamente non può bastare l’acqua corrente, ma ci vuole un’attenzione in più. Tale attenzione in più si concretizza aggiungendo a dell’acqua tiepida un cucchiaino di aceto bianco.
Se lasciamo in questa miscela l’uva per almeno dieci minuti e poi la ripassiamo sotto l’acqua corrente, possiamo star sicuri di consumare un prodotto sano. Tra le altre cose, inoltre, potrebbe esserci quella di scegliere prodotti che provengono da filiere bio, che assicurano la naturalezza dei loro prodotti. Questa scelta però non sempre è percorribile avendo questi prodotti, di solito, un prezzo più alto rispetto alla media.