Il coprifuoco energetico è già realtà altrove. In che cosa consiste e cosa accadrà in Italia in vista dell’inverno.
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Coprifuoco energetico, è questa la risposta per alcuni alla crisi di corrente e gas che ha portato le bollette a gonfiarsi all’inverosimile. Non solo in Italia ma in tutta Europa gli importi costano moltissimo, e ci avviciniamo al 100% degli esborsi per le utenze pagate un anno per le famiglie. Mentre per le aziende va pure peggio, con rincari che sono aumentati di decine di migliaia di euro.
Il coprifuoco energetico è la scelta intrapresa dall’Austria, che già da quest’autunno farà partire un contingentamento studiato ad hoc, da incrementare poi quando arriverà l’inverno. Ed in molti ritengono possibile che anche l’Italia seguirà la stessa via e prenderà presto la stessa decisione.
In che cosa consiste il coprifuoco energetico? Le autorità nazionali austriache hanno illustrato il loro piano, che entrerà in vigore ogni notte a partire dalle ore 22:00, con lo spegnimento della illuminazione di tutti gli edifici pubblici del Paese. La stessa cosa accadrà anche per la cartellonistica pubblicitaria, mentre funzionerà regolarmente la illuminazione stradale.
Per quanto riguarda il riscaldamento, gli austriaci dovranno settare la temperature dei loro impianti domestici a massimo 19°, anche se non si sa in che modo verranno svolti eventuali controlli. Saranno esentati da ciò ospedali, strutture sanitarie di tutti i tipo, asili e scuole di ogni ordine e grado.
Inoltre il governo austriaco caldeggia l’impiego di car sharing e di trasporti pubblici ed altri mezzi più ecosostenibili. Mentre è allo studio anche l’introduzione di limiti di velocità di massimo 100 km all’ora in autostrada, perché così facendo si stima un possibile risparmio di addirittura quasi il 25% di benzina, diesel e di altri tipi di carburante.
L’Austria consiglia anche di limitare il più possibile l’utilizzo di acqua calda, anche per l’igiene personale. Per quanto riguarda l’Italia, è da settimane che pure si vocifera della possibile adozione di misure di questo tipo, con la speranza che poi nel 2023 la situazione possa riprendere a migliorare.