L’OMS ricorda a tutti quanto sia importante l’alimentazione. Ecco perché lancia l’allarme su uno specifico ingrediente che è da evitare per i più piccoli
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La crescita dei bambini è un momento bello quanto delicato della vita. È in questo lasso di tempo che l’organismo si sviluppa e si forma e dunque molta attenzione bisogna prestare all’alimentazione dei piccoli per proteggerli e permettere loro di seguire uno sviluppo sano e nella norma. I neonati ed i bambini fino a due anni circa, dopo lo svezzamento, non possono mangiare tutto.
In particolare c’è un ingrediente per che loro è bandito. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo ricorda a tutti precisando che sarebbe meglio tenere il tabù fino a 18 anni. Ecco di cosa si tratta.
Si tratta dello zucchero, vietato come ricorda l’OMS, ai bambini fino ai 2 anni. L’Organizzazione lancia un nuovo monito verso le famiglie e a sostegno dei piccoli ricordando che il dolcificante sarebbe meglio da evitare anche fino ai 18 anni o in ogni caso limitato a soli 25 grammi al giorno.
No allo zucchero non significa solo quello in grani ma tutto quello presente negli alimenti, soprattutto alcuni specifici per i bambini come i lecca lecca, lo zucchero filato, le caramelle che sono pieni di zucchero. È un gesto assolutamente sbagliato che va solo a discapito della salute del piccolo.
L’Organizzazione a sostegno della salute ha voluto per questo rilanciare una ricerca effettuata dall’American Hearth Association che ha mostrato come dare zucchero ai neonati e ai bimbi molto piccoli comporta diverse ripercussioni nel tempo.
Dall’America dunque parte una campagna di sensibilizzazione per i genitori ai quali viene ricordato che per i primi cinque anni i bambini devono bere solo acqua e latte, e poco succo di frutta. Un modo questo per combattere diabete e obesità, problematiche molto diffuse in America e nei Paesi sviluppati.
In Italia la situazione è leggermente meglio ma da non sottovalutare perché anche nel nostro Paese i casi di obesità e sovrappeso stanno crescendo. Lo dice uno studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che ha coinvolto quasi 6 mila bambini tra i 2 e i 6 anni, visitatati da pediatri della FIMP, la Federazione Italiana Medici Pediatri.
La ricerca fotografa come il 10% dei bambini è in sovrappeso o obeso, esito di analisi dettagliate effettuate anche sul sangue che hanno fatto emergere come quasi il 40% dei piccoli visitati ha avuto almeno una anomalia del metabolismo.