Qual è l’utilità certificata nell’alleggerire la bolletta quando si mette in funzione la lavastoviglie a pieno cari
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La lavastoviglie a pieno carico, quante volte abbiamo sentito come consiglio allo scopo di risparmiare sul consumo di corrente elettrica? Quando mettiamo piatti e stoviglie varie a lavare in questo elettrodomestico dovremmo farlo sempre evitando di mettere in funzione quest’ultimo senza che ci siano tanti spazi ancora vuoti.
Non avere una lavastoviglie a pieno carico sarebbe uno spreco ed a quel punto tanto vale procedere con un lavaggio a mano, specialmente se la roba da lavare è costituita da pochi pezzi. In tempi come questi, nei quali l’erogazione di elettricità per il funzionamento dei dispositivi e dei macchinari che abbiamo in casa ha raggiunto dei costi improponibili e mai visti prima, è fondamentale soppesare ogni nostra azione che ci porta ad interfacciarci con gli stessi.
Ma c’è un effettivo risparmio quando si usa una lavastoviglie a pieno carico? Calcolando il consumo medio è possibile dare una risposta molto prossima a come stanno davvero le cose.
Solitamente una lavastoviglie richiede una erogazione di corrente elettrica di 2,2 kW/h, anche se tale misura può diminuire od aumentare in relazione a certi aspetti quali:
Se si lavano le stoviglie per un massimo di tre quarti d’ora (che è un ciclo di lavaggio breve, n.d.r.) a 30° massimo e senza asciugatura, il consumo sarà di 0,7 kW/h. Gli esperti consigliano comunque di procedere sempre con la lavastoviglie caricata in tutti i suoi spazi disponibili. E questo a seguito di un confronto diretto con il programma a mezzo carico.
Il programma a mezzo carico, con il cestello riempito per l’appunto della metà, consta di soli quindici/venti minuti di durata, eppure questa cosa non comporta un risparmio netto rispetto ad un consueto lavaggio a pieno carico. Per cui, tra le due situazioni, meglio propendere per la seconda.