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Alla scoperta di uno dei piatti più amati in Italia, la zuppa di pesce

Pubblicato da
Andrea Cerasi

L’Italia vanta una lunga tradizione culinaria, anche per quanto riguarda la zuppa di pesce: ogni Regione ha la sua.

Frutti di mare (Pixabay)

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Un piatto semplice ma incredibile, capace di raccogliere e unire i sapori del mare, ma non solo, anche popoli lontani, geograficamente e culturalmente. Nell’area del Mediterraneo, ricette a base di pesce si susseguono da migliaia di anni, influenzandosi tra di loro, dalla kakavia greca alla zarzuela spagnola, dalla bouillibaisse francese alla zuppa napoletana, semplice e gustosa.

Questi piatti si avvalgono di numerosi condimenti, in particolare delle erbe aromatiche, delle verdure o delle spezie, unendo così sapore di mare e sapore di terra, per un’esplosione di gusto. Ma quali sono le principali ricette della cucina italiana? Ne elenchiamo solo alcune.

Zuppa di pesce: alcune delle principali ricette della cucina italiana

Zuppa di pesce con odori

Le origini delle varie zuppe di pesce sono sconosciute, talmente sono antiche.  Il cacciucco, ad esempio, è uno dei simboli della Toscana, in particolare della zona di Livorno o di Viareggio. La burrida, invece, è il piatto tipico del Ponente Ligure. I brodetto è tipico della parte settentrionale della riviera adriatica, e percorre così le coste venete, romagnole, marchigiane e abruzzesi.

E poi troviamo il ciupin ligure, oppure la ciambotta pugliese. Per quanto riguarda il cacciucco, questa zuppa prevede l’impiego di tante specie ittiche. Un tempo erano molte, più di dieci, oggi forse sono cinque: un pesce senza spine, un pesce da zuppa, molluschi, cefalopodi e crostacei.

C’è una differenza, però, tra la ricetta livornese e quella di Viareggio. A Viareggio, il piatto è più leggero, non è presente l’aglio, né il soffritto, e non sono presenti lische. Più ad est, nelle Marche, troviamo quattro tipologie di brodetto, in base all’area.

Qui c’è una differenza di preparazione tra Porto Recanati, Ancona, San Benedetto del Tronto e Fano. A San Benedetto del Tronto abbiamo lu vrudètte, un piatto tipico che non comprende il pomodoro, ma con l’aggiunta di peperoni e di aceto. A Porto Recanati, invece, si aggiunge lo zafferano selvatico.

Tuttavia, il brodetto più popolare, probabilmente è quello che si cucina a Fano, che comporta l’utilizzo di dieci varietà ittiche: gattuccio, mazzola, pesce prete, rana pescatrice, razza, san Pietro, scorfano, seppia, tracina e canocchia. A Senigallia, inoltre, si trova la Scarpetta di brodetto, inventata dallo chef Uliassi, un concentrato di sugo di pesce nel quale intingere il pane.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.