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Salute e Benessere

Cibi vegetali, sono sostenibili e inquinano il 93% in meno della carne animale

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Non è proprio una novità, ma secondo i recenti studi, i cibi vegetali e vegani sono decisamente più sostenibili della carne animale.

Ricetta con carne vegetale (Pixabay)

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Si discute da anni, chi preferisce consumare carne vera e chi cerca soluzioni alternative, più etiche e più sostenibili. Qual è la verità? I ricercatori della John Hopkins University negli Stati Uniti, fanno chiarezza presentando un lungo studio sulla sostenibilità. I risultati parlano chiaramente: la carne, oltre a far male alla salute, contribuisce pesantemente all’inquinamento ambientale.

I surrogati vegetali, consumati da vegetariani e vegani,  offrono un’alternativa più ecologica e più sostenibile rispetto a qualunque tipo di carne animale. Questi, infatti, necessitano di minori consumi di terreno, di acqua e di nutrienti, riducendo così le emissioni del 93% rispetto alla produzione di carne animale.

Meno carne animale e più carne vegetale per il bene del pianeta

Burger vegetale (Pixabay)

La carne animale non è una scelta sostenibile. Questa contribuisce al 15% delle emissioni di gas serra globali. A questa percentuale, già altissima di suo, vanno sommati consumo di acqua, di nutrienti e di suolo, nonché perdita di biodiversità. I Paesi sottosviluppati, nel prossimo futuro, faranno domande sempre più insistenti per il consumo di carne.

Si stima che dal 2030, i Paesi in via di sviluppo avranno un incremento del 15% sulla richiesta di carne animale. Una situazione insostenibile per il pianeta. Basti pensare che per produrre un kg di carne di suino ci vogliono circa 4 chili di mangime e litri di acqua, o per produrre un kg di carne di mucca si consumano 8 kg di mangime.

La carne prodotta con proteine vegetali, invece, ha sicuramente un impatto minore sull’ambiente. In questo caso, le emissioni di gas serra sono un decimo rispetto a quelle emesse dalla produzione di proteine animali. Secondo i dati raccolti dai ricercatori, produrre carne vegetale significa abbattere del 93% le emissioni inquinanti, sfruttando il 98% in meno di suolo e il 77% in meno di acqua.

Alimentazione vegetale, l’alternativa vincente alla carne animale

Spiedini di verdure (Pixabay)

Scegliere di consumare alternative vegetali non può che far bene al pianeta, alla nostra salute, e ovviamente agli animali. Una scelta salutare e anche etica potrebbe essere la soluzione migliore per il nostro futuro. Mangiare proteine vegetali aiuta a non sottrarre terreni per costruire allevamenti, aumentano così i terreni coltivabili, producendo di conseguenza maggiore ossigeno.

Tuttavia, occorre saper distinguere le proteine vegetali green da quelle che invece generano drammatici risvolti. È il caso dell’olio di palma o della soia, che causano deforestazione nell’Amazzonia. Il problema non sono le materie in sé, il problema è ovviamente il capitalismo che spinge allo sfruttamento sconsiderato del territorio naturale.

Secondo gli esperti, adottare una dieta vegetariana comporta numerosi benefici, tuttavia, è impossibile, oggi, garantire questa alternativa per tutta la popolazione. I costi sarebbero troppo elevati, senza contare le difficoltà nello stravolgimento delle tradizioni e del mercato.

Ci vorrà del tempo, tanto tempo. Smettere di consumare carne animale, o magari ridurne le quantità, è la cosa più efficace. Basta mettersi in testa di farlo, ormai il mercato è pieno di prodotti vegetali eccellenti, buonissimi, capaci di riprodurre consistenza e gusto della carne vera. Basta fare il primo passo, ne beneficia l’ambiente, diventando più pulito, ne beneficiamo noi, abbassando notevolmente il rischio di malattie, e ne beneficiano gli animali da allevamento, vivendo una vita degna.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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Andrea Cerasi