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Categorie: Salute e Benessere

Olio, scaduto dopo 18 mesi: può dare segni di muffa

Pubblicato da
Serena Garofalo

Olio, scaduto dopo 18 mesi: può dare segni di muffa. Ecco dunque come capire se l’olio che abbiamo a casa dovrebbe essere ancora buono

Olio (Pixabay)

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Al contrario di altri alimenti non deperibili, come lo zucchero e il sale, l’olio ha invece una data di scadenza ben precisa, diciotto mesi dall’estrazione. Inoltre, presenta alterazioni evidenti della consistenza, della trasparenza e del colore. Insomma, se l’olio va a male, si vede chiaramente.

Andrebbe per questo motivo, per facilitarne la conserva, tenuto sempre in ambienti bui e poco umidi, lontano dalla diretta luce del sole. Tuttavia, quello che concerne la corretta conservazione dell’olio è poco risaputo, essendo un alimento comunque a lunga conservazione.

Olio, scaduto dopo 18 mesi: questi sono i segnali innegabili

Olio (Pixabay)

L’olio è in effetti uno dei prodotti più usati in casa, senza la minima ombra di dubbio. Anche nelle diete più severe, viene sempre concesso un cucchiaio di olio per condire gli alimenti. Questo perché l’olio è uno degli elementi principe della dieta mediterranea, e quindi non possiamo tenerlo da parte. E nonostante questo sia così diffuso e molto comune, c’è un altro problema, ossia il fatto che pochi sappiano qualcosa circa la sua data di scadenza: molti non sospettano nemmeno ne abbia una. Insomma, circola sulla questione abbastanza disinformazione.

Si tende ad ignorare la data di scadenza dell’olio perché semplicemente è una data che ha un termine molto lungo, quindi non immediatamente percepibile come per gli alimenti freschi, come il latte e le uova. La scadenza dell’olio è fissata a diciotto mesi dall’estrazione.

E come faccio a vedere dove sia la data dell’estrazione? Facile, nell’etichetta: da lì conta diciotto mesi, per accertarti tu sia ancora in un periodo senza rischi. Ovviamente, se non lo usi da un po’, accertati comunque che l’olio sia in buone condizione; se infatti l’olio è andato a male, è immediatamente percepibile: la consistenza appare alterata- l’olio infatti si fa più denso- così come il colore, apprezzabile sempre in controluce: l’olio ha di per sé un colore giallo paglierino. Potrebbe essere un brutto segno anche la presenza di corpi che galleggiano o si depositano sul fondo della bottiglia.

Così potrai sempre sapere che il tuo olio è consumabile ancora e non presenta alterazioni.

 

 

Serena Garofalo

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Serena Garofalo