La vostra orchidea ha molte radici aeree e non sapete come si rinvasa? Ve lo sveliamo noi, con le giuste accortezze sarà semplicissimo farlo.
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Rispetto a molte altre piante l’orchidea necessita di molte cure e attenzioni per durare a lungo e in ottima salute. Anche quando è il momento di rinvasarla bisogna sapere come farlo al meglio per evitare di danneggiarla, soprattutto quando ha molte radici aeree.
Farlo potrebbe sembrarvi un’operazione complessa, con i giusti consigli però il risultato sarà garantito e la vostra pianta sarà davvero splendida. Non tutte le specie hanno un’elevata crescita del loro apparato radicale, non rinvasarle però è un errore perché rinnovare il substrato è indispensabile affinché sia nutriente.
Sapete come si rinvasa l’orchidea con radici aeree? Per farlo nel modo giusto continuate a leggere i successivi paragrafi dove vi spieghiamo quando è necessario farlo e quali sono le accortezze che dovete mettere in pratica per ottenere un ottimo risultato.
Ecco come rinvasare un’orchidea con radici aeree
Il periodo giusto per rinvasare l’orchidea con radici aeree è quello in cui iniziano ad entrare nella fase di riposo vegetativo, subito dopo il periodo di fioritura. Innanzitutto, per ammorbidire le radici immergetela nell’acqua tiepida. Così facendo il substrato di coltura di allenterà e sarà più semplice rimuovere l’apparato radicale dal vaso, senza quindi correre il rischio di spezzare le radici arrecando grossi danni alla pianta.
Per quanto riguarda la scelta del vaso questo rispetto a quello precedente deve avere un diametro leggermente più grande. In questo modo ci sarà spazio a sufficienza per l’invaso delle radici aeree. Dal momento che l’orchidea ha bisogno di molta luce mettetela in un vaso trasparente.
Anche il terriccio deve essere adatto per mantenere la pianta in ottima salute, questo deve contenere quattro essenziali elementi: ritenzione di umidità, lenta decomposizione dei materiali, ottimo drenaggio ed ottima circolazione dell’aria. Per un mix perfetto ed equilibrato mescolate un parte di sfagno, una parte di lapilli, due parti di corteccia di pino e una parte di fibra di cocco.
A questo punto, rimuovete l’orchidea dal vaso afferrandola alla base, sotto le foglie che si trovano più in basso. Mentre la tirate fuori muovetela delicatamente per diminuire la sua aderenza al vaso, scrollate poi il materiale di invaso ed iniziate molto delicatamente ad allentare le radici. Facendo poi molta attenzione a non spezzarle cercate di sciogliere tutte le radici che potete e se ci sono radici secche e sciupate rimuovetele.
Il colore delle radici, sia quelle aeree che quelle nel vaso, deve essere grigiastro o verde acceso se sono state precedentemente bagnate. Queste sono le uniche che dovete conservare, potate quindi tutto il resto utilizzando cesoie pulite e disinfettate per non arrecare danni alla pianta. Mettete quindi l’orchidea nel vaso posizionando molto delicatamente le radici aeree, facendo attenzione a non comprimerle o piegarle. Quelle che escono in modo naturale dal vaso lasciatele fuori, non dovrete infatti forzarle nel vaso.
In seguito al rinvaso l’orchidea dovrà abituarsi al nuovo vaso per superare lo shock. Affinché possa riprendersi del tutto lasciatela per qualche giorno in un luogo fresco e lontano dalla luce del sole diretta, evitate anche di annaffiarla.