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Come conservare l’olio d’oliva: i 3 nemici da combattere

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Come qualsiasi prodotto alimentare, anche l’olio d’oliva è suscettibile agli agenti esterni, per conservarlo bisogna tener conto di 3 nemici.

Vasetto con olio d’oliva (Pixabay)

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Per mantenere intatte le caratteristiche dell’olio d’oliva, la conservazione è fondamentale, eppure in pochi applicano le semplici regole di mantenimento. L’olio d’oliva è un alimento versatile, utile praticamente per preparare la quasi totalità dei nostri piatti. È essenziale per la sana dieta mediterranea, invidiata in tutto il mondo.

Tuttavia, per averlo sempre a portata di mano, quasi tutti lo tengono accanto ai fornelli, in modo tale da utilizzarlo alla svelta. Comprensibile, ma si tratta di un’abitudine sbagliata, perché il prodotto può subire trasformazioni e perdere le sue proprietà, nonché la sua purezza. Sono tre i fattori da affrontare per la corretta conservazione.

La corretta conservazione dell’olio d’oliva in cucina

Boccetta di olio d’oliva (Pixabay)

I nemici da affrontare sono il calore, la luce e l’aria. Basta prendere alcune semplici accortezze per evitare di rovinare questa meraviglia della natura. Secondo gli esperti, un olio fresco e puro è ricco di polifeoli, indispensabili per la nostra salute. L’olio, inoltre, è un antiossidante e un antinfiammatorio naturale.

Conservalo nel modo giusto è importante per non alterarne le caratteristiche. Il primo nemico da affrontare è dunque il calore. Spesso lo si tiene accanto a fornelli, sul piano cottura, ma questa è una pratica sbagliata. In questo modo, esponiamo costantemente il prodotto a sbalzi di temperatura, riscaldandolo con i fornelli.

La North Oil American Olive Oil Association mette in evidenzia i rischi di esposizione al calore, alla luce e all’aria. Se gli sbalzi di temperatura fanno male alle caratteristiche uniche dell’olio d’oliva, stessi danni li procura la luce. Bisogna tenere la bottiglia di olio in un ambiente buio e fresco. I raggi del sole non fanno certo bene, e non è un caso che le bottiglie con cui è confezionato siano di colore scuro, oppure di latta.

Anche l’aria è un fattore da non sottovalutare, perciò, dopo l’utilizzo, si consiglia sempre di chiudere bene con il tappo. Meglio il fresco che il caldo. Anche se l’olio si dovesse addensare con il freddo, basta esporlo a temperatura ambiente e questo torna al suo stato normale. Insomma, adesso sapete come mantenere correttamente l’olio d’oliva in cucina. In questo modo si conserverà e le sue proprietà resteranno inalterate.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.