Come distinguere i funghi commestibili da quelli velenosi? Scopriamo insieme le particolarità a cui prestare attenzione.
In primo luogo, è doveroso ricordare che la raccolta dei funghi può essere effettuata esclusivamente da chi dispone dell’apposito tesserino regionale. A quali controlli sottoporre i funghi? Come pulirli e conservarli in modo corretto? Riassumiamo alcuni punti indispensabili da tenere in considerazione durante questa attività, per accertarci di consumare funghi commestibili anziché velenosi.
Funghi commestibili: come distinguerli da quelli velenosi
Ci sono una serie di caratteristiche ben precise che ci consentono di comprendere al primo sguardo che i funghi che abbiamo davanti sono velenosi.
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In primo luogo, attenzione al colore rosso: anche in natura si tratta di un chiaro segnale di allarme. Infatti, se il gambo o il cappello sono di questa tonalità è certo che non sono commestibili.
Anche i funghi che presentano una un anello sotto al gambo non vanno consumati: è molto probabile che siano velenosi.
Se i funghi sono molto piccoli, non andrebbero raccolti: in questa fase, infatti, è difficile individuare quelle caratteristiche che potrebbero svelarne la velenosità.
Da prediligere, quindi, è la raccolta di funghi con lamelle marroni e privi di squame sul cappello.
Funghi commestibili: le specie più famose
Quali sono le specie di funghi commestibili più note e diffuse?
- Funghi porcini;
- Galletti;
- Pleurotus;
- Champignon;
- Finferli;
- Pioppini;
- Chiodini;
- Prataioli.
Funghi velenosi: i più letali
Tra i funghi velenosi più pericolosi, invece, rientrano:
- Amanita primaverile, anche noto come “ovulo della morte”. Incredibilmente somigliante al fungo champignon, il suo consumo può rivelarsi mortale;
- Porcino malefico, che anche in questo caso rischia di essere scambiato per una delle varietà più note di funghi. Possiamo riconoscerlo dal cappello bianco nella parte superiore e arancione nella parte inferiore, oltre che dal gambo di consistenza soda e di colore rosso;
- Amanita muscaria, che contiene una tossina chiamata muscarina in grado di danneggiare il sistema nervoso con conseguenze imprevedibili. Il suo aspetto è fiabesco: presenta un cappello rosso con macchie bianche. Nonostante la sua parvenza, però, è incredibilmente nocivo.
Come pulire e conservare i funghi
Come si puliscono i funghi passati al vaglio durante la raccolta? Si consiglia di ricorrere a un panno morbido leggermente inumidito, con cui rimuovere i residui di sporco e di terra.
Subito prima della cottura, potremo sciacquarli sotto l’acqua corrente, evitando di tenerli a mollo per non comprometterne odore e sapore. Quali sono i tempi di conservazione dei funghi? In realtà, questi alimenti andrebbero consumati lo stesso giorno della raccolta o, al massimo, il giorno successivo.
Da crudi dovrebbero essere riposti in frigorifero, in un contenitore aperto, all’interno della sezione bassa dedicata alle verdure. Da cotti, invece, andrebbero collocati in un contenitore di vetro ben chiuso e, una volta raffreddati, riposti in frigorifero.