Un recente studio ha scoperto che i farmaci comunemente impiegati per curare l’asma e le allergie possono provocare un effetto collaterale sul cervello: ecco cosa sapere a riguardo.
L’uso prolungato nel tempo di alcune medicine usate per tenere sotto controllo i disagi provocati dall’asma e dall’allergia rischia di alterare la materia bianca del cervello. A sostenerlo è una ricerca scientifica, che ha messo in luce le controindicazioni associate alle sostanze glucocorticoidi, assunte per via inalatoria o orale. Scopriamo nel dettaglio quali sono i possibili danni provocati da questi farmaci.
Glucorticoidi: attenzione alle controindicazioni
I glucorticoidi sono molecole sintetiche simili al cortisolo, che svolgono un’azione antinfiammatoria più potente rispetto a quella dei FANS.
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I farmaci più comuni a base di questa sostanza sono:
- betametasone;
- prednisone;
- budesonide;
- ciclesonide.
L’uso di medicinali che contengono glucorticoidi viene prescritto per la cura di particolari patologie, tra cui:
- broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO);
- morbo di Chron;
- eczema;
- lupus;
- sclerosi multipla;
- artrosi;
- artrite reumatoide.
Cervello: l’effetto collaterale dei farmaci per asma e allergia
I medicinali a base di glucorticoidi sono stato associati a una riduzione dell’integrità della sostanza bianca del cervello.
Si tratta del tessuto che forma le connessioni tra il sistema nervoso e le cellule cerebrali. La sua alterazione è alla base di disturbi come:
- Depressione;
- Ansia;
- Irritabilità;
- Problemi di memoria;
- Difficoltà di concentrazione.
Inoltre, l’assunzione di farmaci steroidei può causare un decremento del volume del cervello. Tuttavia, non occorre allarmarsi: i medici sanno che questa controindicazione è transitoria. Infatti, una volta interrotta la terapia, l’organo tornerà delle dimensioni normali.
Anche per quanto riguarda gli altri effetti collaterali, sebbene lo studio abbia indiscutibilmente associato i medicinali ai sopracitati disturbi sul cervello, ci sono una serie di limiti che rimangono da esaminare.
In primo luogo, è fondamentale stabilire in che quantità gli steroidi assunti possono provocare la riduzione della materia bianca cerebrale. Inoltre, occorre precisare se ci sia differenza tra l’assunzione orale o mediante inalatore.