Tonno in scatola: è questo il giusto consumo settimanale

La questione del tonno in scatola e se faccia male o meno è un argomento a lungo dibattuto, e accanto a questo si cerca di capire quale sia il giusto consumo settimanale. Rispondiamo assieme a tutte queste domande.

tonno
Tonno in scatola (Adobe Stock)

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Il tonno in scatola è un alimento molto apprezzato, soprattutto da chi ha poco tempo per cucinare oppure come opzione pratica per la schiscetta in ufficio, magari optando per una mega insalatona.

Essendo però conservato con l’olio e a causa del metilmercurio presente al suo interno, il tonno in scatola non rientra di certo nella lista dei prodotti più salutari in assoluto.

Se però viene venduto vuol dire che così male non fa, l’importante è fare attenzione alle quantità, ecco perché è importante sapere il giusto consumo settimanale per questo alimento. Scopriamolo insieme.

mangiare tonno scatola
Mangiare tonno in scatola (Pinterest – tribugolosa.com)

Abbiamo molto spesso parlato del tonno in scatola e dei rischi che questo alimento può portare alla salute, ed è per questo che abbiamo riportato anche una lista delle marche più sicure da acquistare. Ma indipendentemente dalla tipologia di tonno che sarebbe meglio privilegiare piuttosto che un altro, ciò a cui oggi ci preme rispondere è quante volte alla settimana è consigliato mangiare il tonno in scatola.

Per una sana alimentazione, una porzione da circa 50 g di pesce in scatola, che però si rifà a una scatoletta di tonno sott’olio sgocciolato, dovrebbe essere consumata una sola volta alla settimana, almeno per le diete di 2000 kcal. Per le diete da 1500 kcal, invece, il consumo settimanale dovrebbe essere pari a zero volte. Un’indicazione davvero limitante, dunque, ma come mai?

Tutto ha a che fare con il sale, di cui il tonno in scatola ne è davvero ricco. Una scatoletta da circa 52 g di peso sgocciolato, contiene infatti circa 0,4 g di sale, che corrisponde al 10% della dose giornaliera di sale che possiamo introdurre. Maggiore attenzione devono farla le donne in gravidanza o quelle che hanno intenzione di avere un figlio a breve, dato che il pesce, tra cui il tonno ma anche lo sullo o il pesce spada, può contenere alte concentrazioni di metilmercurio.

Ecco perché, stando alle Linee Guida per la gravidanza fisiologica, il consumo del tonno per le donne in gravidanza dovrebbe essere limitato a non più di due scatolette di media grandezza, ma per essere sicuri è meglio non andare oltre a una scatoletta. Dunque, in linea generale, l’ideale sarebbe che tutti consumassero il tonno in scatola solo una volta a settimana, variando poi con altre tipologie e privilegiando di gran lunga il pesce di piccola taglia oppure fresco.

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