A partire da questo autunno non potremo più utilizzare gli elettrodomestici contemporaneamente, e dato che il forno è uno tra quelli che consuma più energia, cerchiamo di capire come si può usare per abbassare i costi in bolletta.
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Il forno è un elettrodomestico essenziale per cucinare, soprattutto nelle case di chi è amante della buona cucina. Ci permette inoltre di cucinare in tempi rapidi e di garantire una cottura eccellente, e in alcuni casi difficilmente è eguagliabile con altri metodi di cottura.
Ma se ci aiuta a risparmiare tempo, se utilizzato male potrebbe non farci guadagnare allo stesso modo in bolletta, dato che si tratta di un elettrodomestico ad alto consumo.
Ma considerata la condizione economica in cui ci troviamo, di fronte alla quale siamo costretti ad abbassare i costi, cerchiamo di capire come utilizzare il forno in modo consapevole.
Quando consuma meno il forno?
Il Governo ha già pubblicato alcune raccomandazioni per far fronte al prossimo autunno nel migliore dei modi, evitando di ritrovarci prezzi esorbitanti in bolletta. Ad esempio, può essere utile ridurre di un grado il riscaldamento e di un’ora il tempo di accensione giornaliera, così come ridurre i tempi per fare la doccia e allo stesso tempo ridurre la temperatura dell’acqua di tre gradi.
Insomma, la parola d’ordine è “ridurre” e vale anche per l’utilizzo degli elettrodomestici. Abbiamo infatti visto che lasciare la TV in stand by potrebbe essere un rischio per la bolletta. Sempre meglio dunque spegnere ogni dispositivo elettronico invece di lasciarlo acceso senza utilizzarlo, anche se questo si disattiverà da solo. E tra le tante abitudini che abbiamo, l’utilizzo del forno in modo consapevole potrebbe farci risparmiare e non poco (13,78 euro secondo quanto riporta l’Ansa).
Ma che cosa vuol dire usarlo consapevolmente? Significa impostare il forno nella maniera più corretta, anche sulla base degli alimenti che si andranno a cuocere. Esistono infatti diverse modalità di cottura che il forno ci offre: quella del forno statico e quella del forno ventilato. La prima è caratterizzata da una temperatura di 220°C, per un tempo che varia tra gli 8-9 minuti; mentre la seconda è presuppone una temperatura di 200°C e per un tempo stimato di circa 7-8 minuti.
Da queste differenze si può già notare quanto la cottura ventilata consenta di cuocere a temperature più basse e in minor tempo, e ciò vuol dire senza dubbio una riduzione dei consumi e quindi un risparmio in bolletta. Questo è dunque un primo fattore da considerare. Gli altri due hanno a che vedere con il preriscaldamento, che sarebbe da evitare, e con il tempo di spegnimento, che dovrebbe essere anticipato a prima che il cibo sia cotto del tutto. In questo modo verrà sfruttato al massimo il calore residuo racchiuso al suo interno.
Infine, evita di aprire il forno più volte se è ancora acceso, perché così facendo potresti disperdere il calore e di conseguenza consumare maggiore energia per compensarne la fuoriuscita. Ora che sai come utilizzare il forno al meglio, non attendere con ansia l’arrivo dell’autunno e adotta queste strategie che ti faranno senz’altro risparmiare!
