Cosa succede dopo la morte della regina di Inghilterra? Quello che dobbiamo aspettarci dall’Inghilterra dopo la giornata di ieri
Cosa succederà ora che la regina elisabetta è morta? E’ la domanda che tutti ci siamo posti, più o meno esplicitamente. Ora che la canzone tornerà ad intonare “God save the king” e non più “the queen”, ora che cambieranno di nuovo valute e francobolli, ci chiediamo cosa attraverserà l’inghilterra e , in misura minore, anche l’Europa.
Quello che regolamenterà le ore che seguiranno viene chiamato piano ponte di londra: un piano messo a punto negli ultimi dieci anni nei minimi dettagli.
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Ogni tanto abbiamo l’impressione che la Grande Storia ci cammini di fianco; quando accade questo, non possiamo che non notarla. Quello che è successo ieri è proprio questo: la morte della regina Elisabetta segna, senza meno, la fine di un’epoca. L’ultima esponente del vecchio novecento ha lasciato questa terra: non solo è un lutto forse a livello culturale- molti quasi celebrano la liberazione dall’ultima esponente del colonialismo-ma per Londra quel che si prospetta è un periodo di lutto e forse confusione. Quello che accadrà adesso ce lo domandiamo persino noi. Proviamo a rispondere alla domanda che aleggia nelle menti di molti: che ne sarà ora della monarchia inglese?
Da tempo l’Inghilterra era preparata. Preparata a tal punto da avere persino un piano: il london bridge ( o piano arcobaleno). La comunicazione della morte della regina sarebbe dovuta avvenire con la dicitura in codice “london bridge is down” ossia il ponte di londra è crollato. Al piano stesso aveva messo mano la stessa sovrana.
A Londra sono stati proclamati dieci giorni di lutto. E’ prevista un’enorme affluenza: la regina sarà esposta nella Westminister hall perché tutti possano darle un ultimo saluto. Verrà sepolta nella cappella commemorativa di Giorgio VI, accanto ai suoi genitori e al suo amato marito.
Quanto alla successione, è subentrato subito Carlo, che sale al trono con settant’anni di età, meritandosi il titolo di sovrano più anziano.