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Categorie: Salute e Benessere

Mangiare la frutta dopo cena, forse non è una buona scelta

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Mangiare la frutta dopo cena forse non è la scelta migliore, il nostro organismo, infatti, non risponde come dovrebbe.

Mele fresche e succose (Pixabay)

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Si dice che consumare la frutta dopo il pasto serale appesantisca lo stomaco e renda difficoltosa la digestione. È davvero così? In effetti, gli esperti sconsigliano sempre di mangiare la frutta la sera, per diversi motivi. Ogni tanto uno sgarro va anche bene, ma è l’abitudine che ci frega, procurando diversi problemi. Quali?

Se la frutta contiene proprietà benefiche e salutari, essendo ricca di vitamine preziose per il nostro organismo, dall’altra parte non andrebbe consumata prima di andare a letto. Come mai? Perché influisce sulla qualità del sonno. Questo è il risultato riportato da uno studio condotto qualche tempo fa sull’incidenza degli zuccheri e del fruttosio sulle fasi del sonno.

Frutta prima di andare a dormire, meglio di no

Vassoio di frutta a lume di candela (Pixabay)

Consumare frutta dopo aver cenato potrebbe procurare bruciore di stomaco e problemi digestivi, ma non è tutto. Gli zuccheri della frutta avrebbero una loro incidenza sulle fasi del sonno, specialmente sulla fase Rem, mettendo in forte squilibrio il ritmo circadiano.

Insomma, la fase veglia/sonno viene scombussolata e gli zuccheri della frutta potrebbero impedire di dormire bene e di avere un sonno di qualità. Meglio dunque consumare frutta durante il giorno, magari a mattino, oppure dopo pranzo. Tra l’altro, come accennato, la frutta causa anche diversi disturbi digestivi, poiché gonfia grazie al contenuto di acqua e di fibre.

Se si soffre di disturbi digestivi, meglio consumarne in quantità limitate. Se si hanno problemi di insonnia, bè, allora meglio mangiarla come spuntino post pranzo o a metà mattina. La sera, il nostro metabolismo tende a rallentare, ma non è l’apporto dei nutrienti della frutta ad essere dannoso, e non è neanche vero che questa faccia ingrassare di più, è solo che alcuni tipi di frutti potrebbero appunto comportare disturbi nel sonno.

Se proprio si vuole consumare frutta, meglio optare per frutti a basso indice glicemico, come mele, pere o lamponi, in grado di rifornire l’organismo di nutrienti e di vitamine, ma in maniera leggera, senza pesare troppo sulla digestione. Altra pratica sconsigliata è quella di consumare soltanto frutta per cena, perché l’assenza di grassi e di proteine potrebbe provocare fame durante la notte e togliere così il sonno.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.