Frutta e verdura fanno parte di un’alimentazione sana giornaliera, tuttavia prima di consumarla è davvero necessario lavare questi alimenti? Ecco cosa sapere.
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI DI OGGI:
Un video pubblicato su Tik Tok ha fatto molto parlare di sé in quanto l’utente allertava i propri seguaci a prestare attenzione e di lavare sempre frutta e verdura. Questo perché ha trovato afidi che strisciavano sulla ciotola di broccoli. Il video, della durata di 12 secondi e intitolato “ignorance is bliss” (l’ignoranza è una beatitudine), mostra gli afidi che si nascondono negli angoli e nelle fessure della verdura e che galleggiano nell’acqua circostante.
Le persone non vogliono mangiare gli insetti. Tutti conosciamo l’importanza di assumere frutta e verdura, ma non siamo gli unici interessati al cibo fresco. Sebbene possano non essere appetitosi, gli afidi non sono dannosi per l’uomo e si trovano comunemente su frutta e verdura. Lavare o mettere in ammollo la frutta e la verdura aiuta a uccidere gli insetti e a eliminare sporco e pesticidi. Tuttavia, il risciacquo dei prodotti non è sufficiente.
Il peggior incubo dei consumatori sono gli insetti che non si vedono a far ammalare i consumatori. Tuttavia, lavare gli alimenti abbia i suoi vantaggi. Il lavaggio, oltre a rimuovere spiacevoli piccoli insetti nascosti, rimuove anche sabbia, graniglia, fertilizzanti. Purtroppo, se i batteri o i virus hanno infettato il cibo, non c’è molto da fare. Le malattie di origine alimentare sono difficili da eliminare per questo sempre meglio attuare misure preventive, come l’utilizzo di pesticidi che possono uccidere i microrganismi senza nuocere all’uomo.
La malattia di origine alimentare più comune a cui prestare attenzione è il norovirus, un virus altamente contagioso, che provoca vomito, diarrea e mal di stomaco. Lo si può contrarre consumando cibo e superfici contaminati o da persone infette. Poiché non è mortale, il norovirus è anche poco conosciuto e raramente ci sono notizie inerenti a questa epidemia, a differenza di quelle di escherichia coli o salmonella, più spaventose ma più rare.