C’è una rilevazione scientifica avvenuta su dei soggetti campioni che conferma i benefici della temperatura dei termosifoni sul funzionamento del metabolismo. In questo modo riusciamo pure a perdere peso.
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Temperatura dei termosifoni, in vista della stagione fredda che arriverà sostanzialmente tra non molte settimane, dovremo tenere in considerazione questo aspetto. L’Italia e l’intera Unione Europea sono alle prese con la crisi energetica. L’attuale situazione geopolitica è del tutto negativa e ha avuto ovvie conseguenze anche in ambito economico.
Tra i più pesanti effetti sfavorevoli c’è l’interruzione delle forniture di gas naturale da parte della ostile Russia. Su Mosca non è possibile fare affidamento e quindi occorre prendere dei provvedimenti per trovare altrove le necessarie riserve di gas con il quale affrontare l’inverno. Tra le contromisure per affrontare la crisi energetica c’è proprio quella di modificare al risparmio la temperatura dei termosifoni.
Avremo meno gas a disposizione rispetto agli altri anni, ed anche per questo la bolletta relativa è salita alle stelle ed anche oltre. Assumere degli atteggiamenti di sobrietà in relazione alla temperatura dei termosifoni settata in casa sarà di grande aiuto per risparmiare. Ma ci potrebbero essere anche degli ulteriori benefici nell’assumere delle abitudini virtuose.
Lo fa sapere il professor Alfredo Pontecorvi, primario di Endocrinologia all’ospedale Gemelli di Roma. Intervista dal quotidiano “Il Mattino”, riferisce infatti che la riduzione anche solo di uno o due gradi in quelli che sono i nostri ambienti domestici e che frequentiamo ogni giorno potrebbe comportare l’avere dei benefici sul fisico.
Il riferimento è alla possibilità di potere perdere perso con più facilità. Infatti il tessuto adiposo bruno, che garantisce il persistere dei 37° interni al nostro corpo, è contrapposto al tessuto adiposo bianco. Quest’ultimo è quello che più propriamente è responsabile del grasso corporeo.
Che cosa riguarda questo beneficio? In pratica, la massa adiposa viene sollecitata a bruciare più calorie specialmente nel processo che porta il tessuto bianco a trasformarsi in quello bruno. Queste due componenti, messe insieme, vanno a costituire poi l’organo adiposo.
A conferma della bontà di queste affermazioni, il professor Pontecorvi cita uno studio che è avvenuto su cinque individui in piena salute esposti per un lungo periodo a 19°. Nel corso di quattro mesi queste persone hanno dormito in un laboratorio con questa temperatura costante.
Alla fine è venuto fuori che i loro valori in fatto di accelerazione e di lavoro del metabolismo e di sensibilità all’insulina è migliorata. Con anche una maggiore presenza di tessuto adiposo bruno rispetto a quello bianco, del 40% in più. E questo è bene. Anche perché si ha una effettiva perdita di peso
Gli stessi individui poi hanno vissuto in un ambiente a 27° e questa cosa ha mostrato poi dei riscontri negativi, con il tessuto grasso bruno calato in favore di quello bianco.