Prezzo del latte, le aziende: “Presto costerà più di 2 euro al litro”

Alcune grosse aziende fanno suonare l’ennesimo campanello d’allarme: entro poche settimane potremo ritrovarci con un prezzo del latte alle stelle quando faremo la spesa.

Una donna controlla una bottiglia di latte
Una donna controlla una bottiglia di latte (Freepik)

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Il prezzo del latte è a forte rischio rincaro. Già l’esborso per l’acquisto di una confezione al supermercato era salita di alcune decine di centesimi di euro nel corso del 2022. Ora però la crisi energetica sta pesando in maniera anche maggiore su quella che è la filiera produttiva. Ed i principali produttori hanno deciso di chiedere l’intervento del Governo in merito.

Secondo le ultime stime fornite dalla Coldiretti, il prezzo del latte potrebbe addirittura sfondare la barriera dei 2 euro al litro. Lo fanno sapere Granarolo e Lactalis, che sono tra i più importanti soggetti dell’industria lattiera e casearia in Italia.

Sono migliaia le aziende coinvolte e che rischiano di dovere fare i conti con una situazione anche più difficile da gestire rispetto al biennio caratterizzato dalla pandemia. L’aumento del prezzo del latte sarebbe la diretta conseguenza della salita dei costi per produrre lo stesso, con le bollette di gas e luce che, per una impresa, ha raggiunto dei costi enormi.

Prezzo del latte, situazione tremenda: “E può solo peggiorare”

Del latte fresco versato in un bicchiere
Del latte fresco versato in un bicchiere (Pixabay)

E già l’inflazione ha fatto si che il prezzo del latte aumentasse del 23% in media. Granarolo e Lactalis hanno posto il problema ai ministeri preposti all’interno di una nota congiunta, nella quale fanno riferimento anche a “questioni geopolitiche ed anche a speculazioni evidenti”. Esattamente la stessa situazione che ha colpito il settore dei carburanti.

Le cause di questa spirale negativa sono però tante altre. Anche la siccità e la scarsità di mangime da dare agli animali stanno avendo il loro peso, oltre alla guerra insensata scatenata dalla Russia ed alla crisi energetica che hanno fatto impennare i valori percentuali dell’inflazione. La produzione industriale del latte e pure il confezionamento adesso costano molto di più rispetto ad un anno fa.

Nel 2023 non si prevede alcun miglioramento ed anzi, il timore è che la situazione possa precipitare in maniera ulteriore. Per Coldiretti il rischio è che un allevamento italiano su dieci possa chiudere già a breve per via dei costi insostenibili raggiunti. In totale la filiera dà lavoro a più di 200mila persone e fattura 16 miliardi di euro all’anno.

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