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Categorie: Lifestyle

Il fiore della pioggia, scopriamo le caratteristiche dello Zephytanthes

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Il nome scientifico è Zephyranthes, ma comunemente conosciuto come fiore della pioggia: qual sono le sue caratteristiche? Scopriamole.

Bellissimo fiore da giardino (Pexels)

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Si tratta di un bellissimo fiore, spettacolare per dare colore alla casa e ai terrazzi. Lo Zaphyranthes, che prende il nome da Zefiro, è una pianta bulbosa poco conosciuta, ma di grande fascino, capace di crescere abbondantemente anche con pochissime cure, riuscendo a dare colore in tutti i giardini. Il nome di fiore (o giglio) della pioggia, deriva dal fatto che le fioriture più abbondanti avvengono dopo le piogge.

Zefiro, infatti, è il vento che porta la pioggia. Tra le varietà più comuni di fiore della pioggia troviamo quelli di colore bianco e rosa, facili da trovare in ogni vivaio, anche se in giro si possono trovare tante altre colorazioni. Le varietà più diffuse sono:

  • Abacos Apricot, di colore giallo, originaria delle Bahamas
  • Beni Tama, dai fiori rosa e gialli
  • Big Dude, dai petali grandi e di colore bianco sfumato
  • Stella di Betlemme, dal colore arancione e striature gialle

Le caratteristiche del fiore della pioggia, pianta bella e colorata

Il fiore Zephyranthes (Pexels)

Per coltivare correttamente lo Zephyanthes basta posizionare la pianta in pieno sole, magari con poca ombra. I fiori della pianta hanno tre petali e tre o quattro sepali, il fogliame è erboso e di un verde brillante. La vita di ogni singolo fiore è molto breve, giusto qualche giorno, ma la pianta produce fiori in abbondanza, sempre pronta a sostituirli per tutta l’estate e la primavera.

I bulbi fioriscono soprattutto dopo le piogge, anche piogge forti. Questa è una caratteristica davvero curiosa. Come accennato, questa bella pianta non necessita di grandi cure, ma occorre prendere alcune piccole accortezze, come ad esempio la scelta del terreno adatto. Questo deve essere ben drenato e ricco di nutrienti, composto da sabbia o da perlite, e una parte di torba.

Fiore della pioggia (Pexels)

Per quanto riguarda le irrigazioni, queste non sono necessarie, se non in casi di estrema siccità, ma basta versare un po’ di acqua appena il terreno inizia a seccarsi. Se invece desideriamo stimolarne la crescita, possiamo lasciare il terreno asciutto e poi annaffiare abbondantemente. Il concime deve essere ricco, un buon compost a inizio primavera è un vero toccasana per la salute della pianta.

Le potature non si effettuano quasi mai, al massimo si possono recidere gli steli con i fiori marci o malati. Tramite la separazione dei bulbi, possiamo praticare la moltiplicazione, ma possiamo attuare la propagazione anche per seme. La prima fioritura avviene dopo un paio di anni. Le malattie sono rare,parassiti si disinteressano alla pianta, anche se bisogna stare attenti all’umidità e alla muffa.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.