Una dieta sana e bilanciata è essenziale per la salute dell’organismo ma alcune volte si ha il desiderio di mangiare cibi che non si dovrebbero assumere. Ecco perché.
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI DI OGGI:
Molte persone scelgono di mangiare cibi che sanno non essere molto buoni per loro. Per esempio, chi è intollerante al lattosio o chi deve tenere a bada il colesterolo non gli impedisce di mangiare formaggi o di ordinare un gelato come dessert. Tuttavia dopo aver fatto questa scelta non salutare, ci si rende conto di aver sbagliato, anche perché dopo i sintomi vengono a galla. Eppure si continua a mantenere questo tipo di comportamento.
Le ragioni per cui si sceglie di mangiare ciò che si vuole sono molteplici e dipendono da ognuno, dalle sue circostanze e da altri svariati fattori. Tutti gli alimenti possono rientrare in una dieta sana. Tuttavia ci sono alimenti meno salutari che si sceglie di consumare, anche con conseguenze logiche e risapute, come il mal di stomaco o l’aumento dei livelli di colesterolo.
Alcune persone ci pensano bene e fanno una analisi interiore con i pro e contro. Ma non è così che funziona il cervello di tutti. Per altri, l’abitudine gioca a favore delle decisioni che si prendono. Due aree del cervello vengono stimolate durante il processo alimentare: il piacere del cibo quando lo mangiamo e di desiderio. Entrambi sono importanti. Il fatto di desiderare un tipo alimenti non significa che esso gli piaccia. È come quando si chiede a qualcuno che fuma se gli piace fumare, magari non gli piace, ma desidera una sigaretta. Perciò, anche chi si trova in uno stato emotivo può desiderare un cibo specifico.
L’esperienza del piacere, avviene invece dopo aver mangiato o sperimentato un alimento. A volte, il gradimento e il desiderio si alimentano a vicenda, ma avvengono in aree cerebrali diverse. La fisiologia di come si decide cosa si vuole mangiare è complessa e ci sono alcuni modi per capirlo: