Le cipolle sono un alimento che non può assolutamente mancare all’interno delle cucine e quando appaiono germogliate si possono riutilizzare e non bisogna buttarle. Ecco come.
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La cipolla è uno di quegli alimenti che o li si ama o li si odia perché il suo sapore è molto particolare e si sposa bene bene con qualsiasi cosa. Ecco perché non dovrebbe mai mancare all’interno delle proprie cucine. Le proprietà al suo interno la rendono, inoltre, un alimento molto nutriente, infatti contiene vitamine B e C, fibre e potassio.
Come accade per l’aglio, anche la cipolla germoglia in fretta se le condizioni adatte sono molto favorevoli, e cosa succede quando i germogli verdi iniziano a comparire? Ebbene, molti pensano che quando questo accade sia ora di buttarle via ma è assolutamente sbagliato. I germogli di cipolla si possono infatti riutilizzare in vari modi.
Come utilizzare le cipolle germogliate e non sprecare niente
Le cipolle germogliate possono essere utilizzate in cucina per qualunque piatto in quanto non sono tossiche. Che si cucinano insieme ai germogli e bulbi o separatamente, queste sono sempre buone. Germogli e bulbi di cipolla sono ottimi per insaporire piatti freddi, crespelle, pancake salati oppure insalate. Unico accorgimento è che i germogli, al contrario dei bulbi i quali vanno sempre mangiati cotti, possono essere consumati crudi. I bulbi, inoltre, non sono adatti a lunghe preparazioni, quindi meglio evitare una zuppa di cipolla, per esempio.
Quando in dispensa si trovano le cipolle germogliate bisogna sempre prestare attenzione ad alcuni fatti. In primis l’odore, il quale se è rimasto fresco vuol dire che è ancora buona. Tuttavia se invece presenta un accenno di muffa, meglio buttarla o utilizzare solo i germogli. Un altre dettaglio è la consistenza. Se la cipolla è molle al tatto è un brutto segno, vuol dire che tutta la parte interna è andata persa. In questo caso, Rimuovere lo strato molle e marcio e ricavare i bulbi, i quali possono essere piantati per creare una nuova pianta.