Tra i bonus senza ISEE ai quali è possibile accedere ce n’è uno molto vantaggioso grazie al quale ottenere 200 euro al mese per ben 36 mesi. Cosa fare per ottenerlo.
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Bonus senza ISEE, esistono alcune misure di sussidio statale erogate senza l’obbligo o la necessità di dovere esibire la certificazione relativa a quelli che sono i ricavi di una famiglia nel corso di un anno. In alcune situazione presentare tale documentazione è fortemente consigliato. Basti pensare all’Assegno Unico Universale.
In questa situazione il non allegare la certificazione ISEE porta automaticamente una famiglia richiedente nella fascia meno privilegiata, che riceve solamente 50 euro a figlio al mese. Altrimenti si potrebbe percepire molto di più. Ma per quanto riguarda i bonus senza ISEE, questa barriera viene meno.
Di conseguenza dovrebbe essere più facile ottenere questi bonus senza ISEE. Tra questi ce n’è uno che ha una durata di tre anni e che mette a disposizione ben 7200 euro in totale. Una cifra suddivisa in 200 euro erogati con cadenza mensile.
C’è comunque un requisito da rispettare, che riguarda l’obbligo di dovere avere dei figli a carico. Non importa se naturali, affidati oppure adottati. E non devono avere più di tre anni di età. Quindi questo bonus senza ISEE ha validità solamente nel caso di presenza di figli a carico con meno di tre anni.
Va anche detto che questo provvedimento è messo a disposizione ad oggi da una specifica Regione. Si tratta dell’Abruzzo, che ha deciso così di incentivare le nascite e la creazione di nuove famiglie. Inoltre tale misura serve anche a ripopolare delle specifiche località: sono 173 Comuni abruzzesi che aderiscono a questa trovata. Occorrerà anche mantenere la residenza in uno di questi posti per almeno tre anni.
Almeno un genitore ed il figlio od i figli con meno di tre anni dovranno risultare residenti lì. Con tutta probabilità è possibile che anche altre Regioni emettano dei provvedimenti di sussidio simili. Per saperne di più si consiglia di consultare i siti web istituzionali della propria Regione o del proprio Comune di residenza, oppure di chiedere informazioni ad un Patronato CAF.