Il potare la lavanda è fondamentale per fare in modo che i nostri fiorellini prosperino e sopravvivano a lungo. Ci sono alcune cose importantissime che devi conoscere.
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Potare la lavanda, quando andrebbe fatta questa operazione? Se si vuole tenere in casa oppure sugli spazi esterni di terrazzi e balconi questa bella e profumatissima pianta, allora occorre per forza di cose agire entro un lasso di tempo ben preciso.
Come molte altre specie di vegetali, anche nello specifico caso della lavanda bisogna procedere con delle operazioni volte a migliorare lo stato di salute generale della pianta. In particolare il potare la lavanda è un qualcosa che concorre a fare sopravvivere la stessa come si deve anche una volta che il periodo estivo è passato.
Il potare la lavanda è necessario per eliminare quelle parti superflue della pianta che potrebbero succhiare energia vitale alla stessa e compromettere così l’intera integrità della nostra bella piantina. Dobbiamo eliminare eventuali rametti secchi, foglie avvizzite e petali appassiti proprio per evitare tutto questo.
Potare la lavanda, quando e come va fatto
Sono due i periodi più propizi in cui procedere con la potatura delle nostre lavande. Uno coincide con la fine dell’inverno, tra marzo ed i primi giorni di aprile, ed un altro invece con settembre inoltrato, quando l’estate volge alla sua conclusione. Nel primo caso l’operazione serve per fare si che non spuntino fuori i germogli.
Nel corso della seconda invece avremo a che fare con una pianta già sviluppata. Qui contribuiremo a fare si che le sostanze nutritive vengano distribuite in maniera ottimale. Per attuare una buona e corretta potatura ci serviranno un paio di cesoie debitamente sterilizzate.
Oltre a togliere eventuali parti secche e malate, dovremo eliminare anche un terzo dei rami giovani presenti. Inoltre dobbiamo procedere ad una certa altezza, allo scopo di dare vita anche ad una composizione geometrica armoniosa e capace di conferire alla pianta una forma circolare.
La potatura di marzo dovrà vedere una riduzione di circa due terzi della pianta. Dovremo lasciare poi quattro gemme per stelo. Con i rami tagliati possiamo invece dare vita alle cosiddette talee, che serviranno per dare vita a delle nuove piante.