Il benessere fisico parte da sempre dall’alimentazione, ed è per questo che potremmo avere un maggiore rischio di infiammazione se mangiamo questi cibi.
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI DI OGGI:
Cotolette di melanzane, super saporite e light: hanno solo 140 Kcal
Dieta del 5: il piano alimentare scelto da Antonella Clerici
Un’infiammazione non è mai da prendere sotto gamba, questo perché tale condizione può creare non pochi danni al nostro organismo, sviluppando diverse patologie.
Ecco perché è necessario fare attenzione all’alimentazione per capire che cosa è bene portare a tavola e cosa no. Dunque vediamo insieme quali sono i cibi da evitare in assoluto perché potrebbero portare a un rischio di infiammazione.
Quali cibi provocano un rischio di infiammazione?
L’infiammazione si verifica perché il nostro fisico mette in atto un meccanismo di difesa quando riconosce un corpo estraneo. Ed è proprio in questo momento che si innesca un processo infiammatorio, il cui scopo è proprio quello di eliminare tutto ciò che potrebbe danneggiare il nostro corpo. Una condizione che in molti casi è dovuta alla presenza di alcuni alimenti in quantità eccessive. Se poi tale processo diventa cronico può portare a conseguenze anche gravi, quali ad esempio alcuni disturbi come diabete di tipo 2, malattie autoimmuni, asma e cancro. Ma quali sono gli alimenti che provocano tale reazione? Scopriamoli insieme per fare in modo di eliminarli del tutto dalla nostra dieta.
I primi cibi da evitare in assoluto sono quelli fritti, perché durante la frittura si creano delle molecole infiammatorie. Ecco perché l’ideale sarebbe evitare del tutto questi cibi. Altrimenti puoi sopperire al problema mantenendo più bassa la temperatura oppure scegliendo l’olio di avocado invece di quello extra vergine, dato che sopporta le temperature più alte. Oltre al fritto, anche lo zucchero è dannoso in questi casi. Ecco perché è necessario evitare i cibi e le bevande zuccherate, principale causa di infiammazione.
Uno studio ha infatti dimostrato che il 20% delle calorie giornaliere deriva proprio dalle bevande zuccherate, che presentano alti livelli di proteina C-reattiva, che causa l’infiammazione. Ecco perché l’American Heart Association raccomanda di limitare l’assunzione di zucchero giornaliera fino a un massimo di 9 cucchiaini al giorno per gli uomini e di 6 per le donne. Anche perché lo zucchero aggiunto favorisce l’aumento di peso.
Anche la carne lavorata rientra tra i cibi infiammatori, specialmente per l’alta presenza di grassi saturi che rendono maggiormente infiammatorio il tessuto adiposo. Questi alimenti contengono poi quantità elevate di nitrito di sodio, un composto che può favorire l’aumento del cancro gastrico. Secondo uno studio, poi, la carne rossa e lavorata potrebbe essere fortemente associata a un elevato rischio di cancro del colon-retto.
Infine, nel nostro elenco rientra anche la carne grigliata, la cui fonte di rischio è evidente nei bordi bruciati e nei segni di carbone. Si tratta infatti di segnali che indicano la presenza di ammine eterocicliche (HCA) nel cibo. Ossia composti che possono causare l’ossido di grassi e proteine, determinando danni cellulari e stress ossidativo. Ecco perché può essere un ottimo rimedio marinare la carne mettendo insieme spezie, erbe e succo di limone.
Da non dimenticare anche gli alimenti trasformati come il pane bianco, biscotti, ecc., che possono aumentare la glicemia velocemente e alterare la composizione dei batteri presenti nell’intestino. Ora che sai quali sono i cibi da evitare del tutto per non cadere nel rischio infiammazioni, fai attenzione e crea il tuo menu quotidiano mettendo in primo piano il tuo benessere.