Ci sono alcune piante che possono rivelarsi molto pericolose per la nostra incolumità: scopriamo insieme quali rientrano in questo elenco.
Saper riconoscere le specie vegetali più pericolose è essenziale per evitare di correre rischi anche molto gravi. Infatti, ci sono alcune piante dall’effetto velenoso che potrebbero rivelarsi potenzialmente letali per l’essere umano. Di quali si tratta e come sono fatte? Ecco la lista completa delle piante tossiche in cui rischiamo di imbatterci e dei disturbi che il contatto con parti di esse o la loro ingestione rischia di provocare.
Piante velenose: le più pericolose per l’essere umano
Le piante velenose, al pari di tutte le altre, contribuiscono al prezioso equilibrio dell’ecosistema.
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Tuttavia, per la nostra sicurezza, è essenziale starvi alla larga: i loro effetti tossici possono rivelarsi addirittura letali per esseri umani, cani e gatti.
Alcune di esse risultano simili alle piante commestibili, oppure sono caratterizzate dalla presenza di bacche e colori sgargianti che rischiano di ingannare un occhio poco esperto.
Per questo, è fondamentale raccogliere e cibarsi delle erbe spontanee esclusivamente qualora si conosca in maniera approfondita la materia. Quali sono le piante più pericolose per l’essere umano, in cui rischiamo di imbatterci nel nostro Paese?
- Stramonio;
- Cicuta;
- Belladonna;
- Oleandro;
- Ricino;
- Agrifoglio.
Stramonio
Lo stramonio è una pianta molto velenosa, anche nota come erba del diavolo. Presenta fiori bianchi a imbuto e foglie appuntite.
Generalmente cresce accanto ai ruderi e sul ciglio delle strade. I suoi effetti tossici sono dovuti all’elevata concentrazione di alcaloidi, che possono determinare la comparsa di effetti allucinogeni, nausea, crampi, dolori addominali e persino alla morte.
Cicuta
Si tratta della celeberrima pianta assunta da Socrate, che lo ha portato alla morte.
Questa pianta erbacea presenta frutti verdi molto velenosi e risulta facilmente riconoscibile a causa del suo odore sgradevole.
Potenzialmente letale, può provocare la morte per collasso respiratorio.
Belladonna
La belladonna è una pianta tipica delle zone del Mediterraneo, del Medioriente e del Nord Africa.
Le sue bacche scure possono essere facilmente confuse con i mirtilli. L’assunzione della belladonna è associata a:
- Secchezza delle fauci;
- Vomito;
- Sensibilità alla luce;
- Prurito;
- Allucinazioni.
In caso di avvelenamento è indispensabile procedere al ricovero ospedaliero, poiché la pianta può condurre al coma e alla morte.
Oleandro
L’oleandro è una pianta comunemente diffusa in qualità di arbusto ornamentale e, allo stesso tempo, rientra nell’elenco degli arbusti più pericolosi per l’essere umano a causa del suo elevato livello di tossicità.
Le sue foglie sono allungate e sottili, mentre i fiori sono disposti a raggera e possono assumere svariate tonalità. Ad essere responsabile della pericolosità della pianta è l’oleandrina, un alcaloide contenuto in fiori, foglie, frutti, corteccia e semi, che può provocare la morte per arresto cardiaco.
Attenzione: si tratta di una pianta velenosa anche per cani e gatti.
Ricino
Famoso per l’olio da cui viene ricavato, il ricino presenta semi contenenti ricina, una sostanza altamente nociva.
Se ingeriti anche in piccole quantità, infatti, possono condurre alla morte per asfissia.
Agrifoglio
Infine, l’agrifoglio chiude l’elenco delle piante più pericolose per l’essere umano.
Simbolo del Natale, le sue bacche rosse contengono saponine e altre sostanze velenose che possono causare l’insorgenza di nausea, vomito e diarrea.
Tuttavia, non si tratta di una pianta dall’effetto letale.