Carenza di anidride carbonica, tutti gli effetti che possiamo riscontrare sui consumi: ci sono molti prodotti che rischiano di scomparire. Quali sono?
La spesa al supermercato è qualcosa che abbiamo sempre fatto con grande naturalezza, dando per scontato un po’ tutto. Ci siamo sempre adagiati nella nostra comodità d ventunesimo secolo, viziati all’ennesima potenza: potevamo arraffare da questo e quello scaffale prodotti di vario genere e natura, provenienti da ogni capo del mondo, nord e sud. Insomma, nel supermercato sotto casa si concentrava una varietà umana vastissima.
Ora però qualcosa rischia di cambiare. Basta entrare in un supermercato per rendercene conto in brevissimo tempo di quale sia la situazione. E no, in realtà non stiamo neppure parlando di quanto i prezzi siano lievitati nell’ultimo periodo: anche se, pure per questo, ci sarebbero dei trucchetti appositi. Te ne sveliamo qualcuno: sapevi che la lista della spesa ti porta a risparmiare in modo sorprendente? E inoltre, un altro consiglio che possiamo darti, è controllare sempre la quantità contenuta nelle confezione. Molto spesso infatti il prezzo minore, che viene passato come offerta, è solo una minor quantità all’interno della scatola.
E nonostante tutti i trucchi del mondo, rischiamo di veder sparire alcuni prodotti.
Carenza di anidride carbonica, tutti gli effetti sui consumi che riscontreremo a breve
Ormai la situazione è conclamata: manca l’anidride carbonica. A causa della situazione internazionale, molti stabilimenti stanno facendo molta fatica a rifornirsi di questa materia prima e questo risulta in maniera estramememente evidente dallo stoccaggio dei prodotti.
Molti di voi l’avranno notato di per certo: manca l’acqua frizzante. Pessima notizia per i consumatori: la crisi ormai dura da qualche mese e ancora non si trova una via di risoluzione. I prezzi, come da leggi di mercato, sono lievitati enormemente a causa della domanda pressante. Non solo: a causa dell’isterismo di non trovare più il prodotto, molti fanno scorta, peggiorando ancor di più la situazione già instabile.
Lo statuto sant’anna ha già rinunciato alla produzione dell’ acqua frizzante, e il rischio è che anche altri seguano il loro esempio. Ma l’acqua non è il solo prodotto a rischio: anche la birra è in bilico.
Molte birre hanno la carburazione naturale, data dai lieviti, ma molte birre industriali aggiungono l’anidride carbonica dopo. Questi prodotti sarebbero a rischio, così come molte bibite gaassate.