Chi ha problemi di cuore deve stare attento a quello che mangia, un recente studio ha appurato se sia meglio il burro o l’olio in pazienti cardiopatici.
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L’incidenza delle malattie cardiache è in aumento ed è ormai un dato di fatto. Per questo motivo diventa ancora più importante affrontarle precocemente, dalla diagnosi tempestiva al trattamento, fino ad apportare le opportune modifiche alla dieta. Le malattie cardiovascolari sono spesso causate da uno stile di vita scorretto, da una dieta ricca di grassi saturi e trans, al fumo e al consumo di alcol, all’obesità e ai disturbi metabolici.
La maggior parte dei fattori di rischio è associata alle scelte alimentari di una persona e, secondo una recente ricerca, c’è un semplice cambiamento che potrebbe fare molta differenza. Secondo la ricerca, infatti, una delle migliori abitudini che si possono seguire in caso di malattie cardiache è quella di sostituire il burro con l’olio d’oliva per cucinare. Questo perché il primo contiene grassi saturi, mentre il secondo acidi grassi omega-3.
Perché l’olio d’oliva è meglio del burro in cucina
Gli esperti sostengono che la sostituzione dei grassi non salutari potrebbe essere un ottimo modo per migliorare la salute del cuore nel tempo, mantenere sani i livelli di pressione sanguigna e di colesterolo e ridurre il rischio di malattie. Uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, ha osservato che l’uso dell’olio d’oliva ha fatto miracoli nel ridurre il rischio di malattie coronariche nelle persone. Lo stesso si può ottenere evitando la margarina, la maionese e i grassi del latte.
Il consumo di un’elevata quantità di grassi saturi e trans incide sui livelli di colesterolo pesano in modo significativo sulla salute del cuore. Secondo l’American Heart Association, non si devono consumare più di 5-6 grammi di grassi saturi al giorno. Un cucchiaio di burro contiene 7 grammi di grassi saturi, mentre l’olio d’oliva ne contiene 2 grammi. Inoltre, gli antiossidanti presenti nell’olio d’oliva hanno un’impressionante azione antinfiammatoria sull’organismo. Cambiare questa abitudine potrebbe fare quindi molta differenza sulla salute del cuore e, in generale, sullorganismo.