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Preparare il tè, lo fai davvero nel modo giusto? Occhio a questi errori

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Molto spesso compiamo negli sbagli nel preparare il tè e non ce ne rendiamo conto. Dall’apertura della busta allo smaltimento, cosa succede.

Del tè versato in una tazza (Pixabay)

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Preparare il tè, sia in estate che soprattutto in inverno, è una consuetudine per molti. Una piacevole abitudine che ha luogo specialmente dal pomeriggio in poi. Ed anche dopo cena, magari davanti al caminetto ed in dolce compagnia, questa bevanda calda sa essere di gran conforto.

Ma preparare il tè può dare adito a degli errori. E questa cosa può pregiudicarne il risultato finale, finendo anche con l’alterarne il sapore. Per alcuni preparare il tè è una azione da considerare alla stregua di un’arte, per questo alcuni sbagli sono del tutto da evitare.

Le abitudini però sono dure da correggere. Magari da anni pensiamo di stare agendo nella maniera corretta quando in realtà non è così. Per esempio, voi le bustine come le applicate? E quanto zucchero mettete? E poi dei rimasugli cosa ne fate?

Preparare il tè, gli sbagli da evitare e come procedere correttamente

Una tazza di tè (Pixabay)

La preparazione del tè, ebbene, esige che le bustine non vadano immerse direttamente nell’acqua fredda. Ma alcuni fanno così, per poi riscaldare il tutto. Questo è sbagliato, perché l’acqua fredda non incentiva la migrazione dei granuli di tè nel liquido, a differenza di quanto avviene con l’acqua calda. Perciò la prima cosa da fare è sempre quella di mettere l’acqua stessa a bollire.

C’è chi fa così per prepararsi un tè freddo. Ma il fatto è che ciò non è possibile con tutte le tipologie esistenti. Inoltre è sempre possibile la presenza di germi e batteri, che invece, ad una temperatura di almeno 70°, vengono del tutto dissolti. Quindi, anche nel caso in cui volessimo un tè freddo, dovremmo sempre prima riscaldarlo e farlo poi raffreddare a temperatura ambiente.

Solo a questo punto poi possiamo pure introdurlo in frigo, volendo. Meglio se in una bottiglia di vetro. Una infusione prolungata poi cosa comporta? Essa fa si che diminuisca la quantità di caffeina, oltre a modificare il sapore, facendo si che il tè diventi più aspro e meno gradevole. Il tempo ideale è compreso tra uno e due minuti.

Come insaporire il tè senza zucchero e dove buttare tutto alla fine

Ed è vero che lo zucchero od i dolcificanti rendono tutto più gradevole al gusto. Ma se assunti in eccesso fanno male alla salute. Meglio rinunciarvi del tutto ed aromatizzare il nostro tè con del succo di limone o con due cucchiaini di miele. Per finire, ricordiamo sempre di smaltire tutto quanto nelle giuste destinazioni.

Quel che resta della bustina va così suddiviso:

  • etichette in carta, in carta e cartone;
  • graffetta della bustina, nell’indifferenziato;
  • bustina, nell’umido;

Ma le bustine usate possono trovare un secondo impiego prima di essere gettate via. Infatti possono assorbire i cattivi odori. Se poste in un piattino lasciato in frigo per una notte intera, contribuiranno a migliorare la situazione olfattiva all’interno del nostro elettrodomestico.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.