Phubbing: perché in compagnia è un atteggiamento da evitare?

Se ti è capitato di uscire con degli amici che all’improvviso hanno smesso di ascoltarti per guardare il proprio smartphone, sappi che hanno messo in atto il phubbing, un atteggiamento che in compagnia è bene evitare. Scopriamo insieme perché. 

phubbing
Ragazzo che manifesta phubbing (Pixabay)

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Scommetto che non è piacevole parlare con una persona che di punto in bianco decide di dedicare la completa attenzione al proprio cellulare piuttosto che a te, magari nel bel mezzo di una conversazione.

Soprattutto se abbiamo le notifiche attive, la cui presenza viene segnalata con suoni più o meno forti, questo rischio è ancora già elevato. E se ti è capitato molte volte da assistere a questo fenomeno come spettatore passivo oppure attivo se lo hai messo in pratica anche tu, sappi che questo atteggiamento ha un nome: si chiama phubbing.

A quanto pare, secondo uno studio c’è un motivo ben preciso per cui lo si mette in atto. Scopriamolo insieme e cerchiamo di capire perché non è corretto farlo in compagnia.

Perché si mette in atto il phubbing in compagnia?

madre figlio
Madre e figlio (Pixabay)

Il termine phubbing nasce dall’unione di due termini inglesi: phone (“cellulare”) e snubbing (“snobbare”). Un atteggiamento che già dal nome rende bene l’idea. Mettere in atto il phubbing significa infatti snobbare chi ci è intorno per guardare il cellulare. Un atteggiamento che secondo uno studio è molto di più che una mancanza di rispetto.

A quanto pare, dai risultati di una ricerca è infatti emerso che questa cattiva abitudine è da ricollegare a problemi più gravi, quali ansia e depressione. Questa ricerca è stata condotta dagli studiosi dell’Università della Georgia, i quali hanno appunto notato che il phubbing è un atteggiamento che si riscontra maggiormente in persone depresse o ansiose, che preferiscono delle relazioni sociali a distanza piuttosto che dal vivo.

Tutto ciò rende questi soggetti maggiormente dipendenti da smartphone e altri dispositivi elettronici. Purtroppo, però, a lungo andare questo atteggiamento può compromettere le relazioni sociali, poiché la persona che si trova dall’altra parte si sentirà ignorata e in un certo senso anche tradita. Un comportamento che può manifestarsi maggiormente non all’interno di una relazione tra due persone, bensì tra più soggetti. Inoltre, non c’è un orario ben preciso, questo atteggiamento può essere messo in atto in qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi situazione o posto, indipendentemente dal tipo di relazione.

Anche il nevroticismo è un tratto della personalità che può spingere maggiormente verso questo comportamento. Gi individui più calmi e socievoli saranno dunque meno inclini al phubbing, a favore di atteggiamenti amichevoli e cooperativi. E tu che tipo di persona sei? Caschi molto spesso nel tranello del phubbing oppure no? Cerca di osservarti dall’esterno e mettiti nei panni di chi ha deciso di trascorrere il proprio tempo insieme a te. Gli farà piacere vedere che in quello stesso arco di tempo tu preferisci la compagnia del cellulare alla sua?

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