L’insufficienza cardiaca è una condizione pericolosa e individuarne i segnali può salvare la vita: ecco qual è il sintomo numero uno per gli esperti.
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L’insufficienza cardiaca è una condizione grave che attualmente colpisce milioni e milioni di persone. Eppure esistono ancora falsi miti su questa condizione, tra cui quella che l’insufficienza cardiaca significhi che il cuore ha smesso di battere. La mancanza di consapevolezza fa si che l’insufficienza cardiaca sia spesso trascurata e si ignori il primo sintomo a cui prestare attenzione.
Il termine “insufficienza cardiaca” può essere fuorviante, in quanto implica un’insorgenza improvvisa. Questa condizione può svilupparsi gradualmente nel tempo, causando complicazioni progressive alla salute del cuore. Può anche passare del tutto inosservata per un certo periodo di tempo. Essa si verifica quando i muscoli cardiaci indeboliti non riescono a pompare il sangue come dovrebbero, indebolendo il muscolo cardiaco. Di conseguenza provoca il ristagno del sangue nelle camere cardiache e il ristagno di liquidi nei polmoni e nelle gambe.
Il sintomo numero uno dell’insufficienza cardiaca per gli esperti
Secondo gli esperti, diversi sono i sintomi che possono segnalare un’insufficienza cardiaca, tra cui:
- affaticamento e debolezza
- battito cardiaco rapido o irregolare
- ridotta capacità di fare esercizio fisico
- gonfiore ai piedi, alle caviglie e alle gambe
- tosse persistente
- respiro affannoso
- gonfiore addominale
- nausea
- dolore al petto
- rapido aumento di peso
- difficoltà di concentrazione.
Un altro sintomo cruciale, tuttavia, è tra i segni più comuni di insufficienza cardiaca ed è anche tra i sintomi più facili da trascurare: la mancanza di respiro. Anche se è estremamente comune nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca, troppo spesso viene trascurata poiché associata a molteplici condizioni. Ma la progressiva mancanza di respiro, soprattutto se associata a gonfiore, gonfiore alle gambe, aumento di peso e affaticamento, potrebbe indicare che il cuore sta cedendo.
Le persone tendono a trascurare questo sintomo per una serie di motivi, perché per esempio si verifica solo quando sono sdraiate. Oppure lo attribuiscono al loro normale invecchiamento o ad altre malattie di base. È sempre consigliabile rivolgersi ad un medico se si avverte una persistente mancanza di respiro.