Le zanzare sono sempre state la “bestia nera” dell’estate, ma quest’anno ancora di più, dato che sono spuntate un sacco di nuove infezioni. Cerchiamo di capire perché.
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Tutti non vediamo l’ora che arrivi l’estate, ma poi quando ciò accade ci ritroviamo a dover fare i conti con un insetto davvero fastidioso, il più irritante di tutti. Sto parlando della zanzara.
Spiacevoli segni del loro passaggio, le punture di zanzare sono davvero fastidiose e possono rimanere sulla pelle anche a lungo, che oltre ad arrossarsi può anche gonfiarsi e irritarsi.
Ma questo è ciò che succedeva prima di quest’estate, perché ora ci troviamo a fare i conti con delle nuove infezioni. Cerchiamo di saperne di più.
Se fino ad oggi abbiamo vissuto con l’idea di poter fare qualsiasi cosa senza pensare alle conseguenze delle nostre azioni, adesso sembra che sia giunto il momento della resa dei conti. Prima con il Covid-19 e poi con il più recente vaiolo delle scimmie, ci dovremmo essere resi conto delle ripercussioni dei cambiamenti climatici sulla salute. Per non parlare poi della sofferenza in cui si trova il nostro pianeta, quest’anno ancora più evidente con l’allarme siccità e con la conseguente emergenza idrica.
E adesso è comparsa una nuova minaccia che interessa quegli insetti tanto odiati in estate: le zanzare. Si tratta di una nuova infezione causata dalla puntura di questi insetti, che invece di provocare una semplice irritazione della pelle ora può causare anche la febbre e nel peggiore dei casi la morte. Questa infezione, nota come West Nyle virus (Wnv), a quanto pare ha interessato circa 94 casi a partire dal mese di giugno. Il primo si è verificato in Veneto a cui sono seguiti sette decessi (cinque sempre in Veneto, uno in Emilia-Romagna e uno in Piemonte). Ma non è tutto. Perché a quanto pare questo virus non è arrivato da solo.
Oltre al West Nyle è infatti stato riscontrato anche il virus usutu, un “parente” a lui molto stretto, dato che appartiene allo stesso genere (gen. Flavivirus). Un virus, questo, a quanto pare meno grave del primo ma comunque da tenere sotto controllo. Ma come mai tutti questi cambiamenti solo nell’ultimo anno? Secondo Massimo Andreoni, specialista in malattie infettive, la causa sarebbe da ricercare nei cambiamenti climatici da una parte, che stanno portando alcuni insetti nel nostro Paese, e dalla globalizzazione dall’altra, che ha portato in Italia numerosi turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Nell’attesa di riuscire a distinguere al meglio i diversi casi, al momento si stanno sviluppando degli antivirali.