Il rischio di intossicazione alimentare in vacanza è più elevato: ecco quali cibi non mangiare per scongiurare questo pericolo.
L’intossicazione alimentare è un’infezione del tratto gastrointestinale, causata dal consumo di cibi o bevande contaminate. Tendenzialmente, questa condizione tende e risolversi senza alcuna conseguenza duratura nel tempo, ma in alcuni casi può provocare l’insorgenza di danni al cervello e ai nervi, o di malattie croniche. In vacanza il rischio di intossicazione alimentare aumenta: scopriamo perché e quali cibi occorrerebbe evitare, soprattutto se ci troviamo all’estero.
Intossicazione alimentare: cos’è e quali sono le cause
L’intossicazione alimentare può verificarsi quando ingeriamo cibo contaminato, durante le cui fasi di preparazione non sono state adottate le norme igieniche indispensabili per garantirne la commestibilità.
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Ci sono diversi tipi di intossicazione alimentare, che dipendono dalla causa che ha scatenato questa condizione:
- vegetale o animale;
- chimica, dovuta all’ingestione di sostanze come pesticidi, metalli, farmaci;
- intossicazione provocata dall’ingestione di alimenti contaminati da muffe, virus, batteri e parassiti;
- intossicazione causata dalla biodecomposizione degli alimenti.
Sintomi e cura
Come si manifesta l’intossicazione alimentare? Ci sono alcuni segnali di malessere che dovrebbero far scattare un campanello di allarme.
Tra i disagi più frequenti rientrano:
- Secchezza delle fauci;
- Vomito;
- Dolore addominale e intestinale;
- Dissenteria;
- Sudorazione eccessiva;
- Cefalea .
Come intervenire in caso di intossicazione alimentare? È fondamentale contattare tempestivamente il Centro antiveleni o rivolgersi al pronto soccorso, specificando dettagliatamente che tipo di cibo è stato ingerito e in quali quantità.
In nessun caso si potranno assumere farmaci o rimedi naturali di propria iniziativa. Il rischio, infatti, è che la situazione possa aggravarsi ulteriormente.
Intossicazione alimentare in vacanza: i cibi da evitare
Quando ci troviamo in vacanza, tendiamo a mangiare un maggior quantitativo di piatti freddi, che possono contenere carne o pesce crudo.
Anche i vegetali consumati possono rivelarsi potenzialmente nocivi, se non accuratamente igienizzati. All’estero, il pericolo di intossicazione alimentare è più elevato che in Italia: in alcuni Paesi, infatti, le norme igieniche risultano meno restrittive.
La Comunità Europea, infatti, dal 2006 ha stabilito delle norme specifiche che regolamentano l’igiene dei cibi, garantendo la sicurezza e la salubrità dei prodotti alimentari.
Tra i Paesi a cui prestare maggiore attenzione ci sono quelli delle zone equatoriali e tropicali:
- America Latina;
- Medio Oriente;
- Sud-est asiatico;
- Africa.
Quali sono i cibi che dovremmo categoricamente evitare se ci troviamo in vacanza in queste località, per ridurre il rischio di intossicazione alimentare?
- Carne poco cotta;
- Uova e alimenti che ne contengono, come creme e gelati artigianali;
- Pesce e frutti di mare crudi;
- Latte e prodotti caseari non pastorizzati;
- Acqua non imbottigliata e alimenti sfusi.
Tra i cibi più sicuri, invece, rientrano le bevande in bottiglia, i cibi cotti e la frutta integra, sbucciata da noi.