Impiegata per avvolgere gli alimenti che consumiamo, in molti sostengono che la carta stagnola sia pericolosa: scopriamo se è cancerogena.
La carta stagnola è comunemente usata in cucina, per ricoprire o avvolgere cibi come panini, carne, pesce, crostate e via dicendo. Trattandosi di un metallo, non dovremmo utilizzarla indiscriminatamente: infatti, ci sono alcuni rischi per la salute legati all’utilizzo dell’alluminio in determinate circostanze. Scopriamo insieme se la carta stagnola è davvero cancerogena oppure no.
La carta stagnola è cancerogena?
I fogli di alluminio sono nocivi per la salute umana?
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Non c’è dubbio che siano dannosi per l’ambiente: essendo usa e getta, infatti, producono numerosi rifiuti che contribuiscono ad inquinare il nostro pianeta. L’uso della carta stagnola è sconsigliato anche per i suoi effetti sul nostro organismo.
Ormai sono numerosi studi a suggerirlo. Tra questi, c’è anche l’analisi del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del Ministero della Salute. La ricerca, effettata dal Dipartimento di chimica dell’Università di Milano e dall’Istituto Superiore di Sanità, ha messo in luce che, quando si trovano a contatto con determinati alimenti, i fogli di alluminio rilasciano particelle tossiche all’interno del cibo che mangiamo.
Carta stagnola: i rischi per la salute
L’alluminio è un metallo leggero contenuto in numerosi prodotti, come detergenti, deodoranti, make up e farmaci.
Qualora si accumuli in dosi massicce nel nostro organismo, potrebbe determinare effetti tossici per numerosi organi del nostro corpo. Poiché ai reni è deputato il compito di smaltire questo metallo, esso risulta particolarmente pericoloso nei soggetti con funzionalità renale compromessa e per le donne in gravidanza.
I limiti massimi di esposizione all’alluminio stabiliti dall’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) sono pari a 1 milligrammo a settimana per ogni kg di peso corporeo.
Quali sono i sintomi dell’intossicazione da alluminio?
- Anemia;
- Cefalea;
- Stanchezza;
- Dolori muscolari;
- Osteoporosi.
Inoltre, l’intossicazione da alluminio è associata all’insorgenza di una serie di patologie come morbo di Parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Alzheimer e cancro.
Alluminio: gli errori da evitare
Quali sono le linee guida da seguire per assicurarsi di impiegare l’alluminio nel modo giusto?
In primo luogo, l’ideale sarebbe scegliere un’alternativa alla carta stagnola che sia ecologica e salutare. Un supporto riutilizzabile, del resto, gioverà anche alle nostre tasche. Se proprio non possiamo fare a meno dei fogli o delle vaschette di alluminio, dovremmo almeno assicurarci di non utilizzarli in questi casi:
- per avvolgere alimenti fortemente acidi o salati, come limone e capperi;
- superando le 24 ore per cibi conservati a temperatura ambiente;
- riutilizzando più volte un imballo monouso.
Naturalmente, è indispensabile assicurarci che i contenitori scelti siano adatti all’impiego che stiamo per farne, leggendo attentamente le istruzioni riportate sulla confezione.