Solo in Italia, sono circa 200 mila i casi, ogni anno, di ictus cerebrale: quali sono i segnali che il nostro corpo ci invia quando questo è in atto?
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Sui 200 mila casi di ictus ogni anno, il 20% si tratta di ricadute, mentre l’80% si tratta di nuovi casi. Sempre più persone ne cono colpite, a testimonianza di un rischio davvero elevato, tanto che, dopo l’infarto, l’ictus è la seconda malattia più mortale. Una patologia molto frequente, specialmente superati i 50 anni di età, e spesso connessa a uno stile di vita scorretto.
Secondo le stime fornite dall’Istituto Superiore di Sanità, più del 70% dei casi colpisce persone di età superiore ai 65 anni, e solo una piccola percentuale colpisce i più giovani. Sempre secondo l’istituto, il corpo invia alcuni segnali che potrebbero indicare l’insorgere di un ictus. Cerchiamo di capire quali sono questi segnali e come interpretarli.
Per prima cosa, occorre distinguere l’ictus ischemico da quello emorragico. L’ictus ischemico, che è il più frequente, si verifica quando un coagulo di sangue ostruisce un’arteria, quindi ostacolando il flusso del sangue al cervello. L’ictus emorragico, invece, si verifica quando un’arteria nell’encefalo si rompe. In questo caso si genera un’emorragia.
Prevedere l’insorgere di un ictus è davvero difficile, se non impossibile, poiché si tratta di un fenomeno che avviene improvvisamente. Tuttavia, non bisogna sottovalutare alcuni segnali, dei piccoli campanelli d’allarme che possono salvare la vita. La Fondazione Veronesi ne indica cinque:
Se si nota uno di questi sintomi, la cosa da fare è contattare subito un medico, oppure recarsi immediatamente in ospedale per un controllo. Come già accennato, prevedere l’insorgere di un ictus è quasi impossibile. Certo è che mantenere uno stile di vita sano e corretto aiuta molto a scacciare lo spettro di questa patologia invalidante e mortale.
Praticare sport, mangiare cibo sano, con tanta frutta e verdura, ma anche legumi e cereali, e non avere stravizi. Inoltre, è sempre un bene ridurre drasticamente il consumo di carne, magari preferendo il pesce. E ancora, bisogna limitare il consumo di alcool, e concedersi qualche bicchiere di birra o di vino solo ogni tanto. Insomma, ascoltare il proprio corpo è importante per poter agire tempestivamente.