Quali sono i campanelli di allarme che potrebbero indicare il rischio di trombosi? Scopriamo insieme i sintomi a cui prestare attenzione.
La trombosi è una malattia cardiaca tristemente comune, che può portare anche alla morte. Individuare tempestivamente i segnali che potrebbero predire il rischio di questa patologia è essenziale per proteggere la nostra salute. Quali sono i campanelli di allarme della trombosi? Ci sono tre sintomi ben precisi da non sottovalutare: scopriamo insieme di quali si tratta.
Trombosi: tutti i campanelli di allarme a cui prestare attenzione
La trombosi è causata dalla formazione di un coagulo di sangue, anche noto come trombo, all’interno di un vaso sanguigno.
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Il trombo ostacola la normale circolazione del sangue, causando la necrosi ischemica dell’organo verso cui il sangue sarebbe dovuto arrivare. La mancanza di afflusso di ossigeno ai tessuti, dunque, ne causa la morte.
La parte del corpo più interessata da questo fenomeno sono le gambe; tuttavia, il coagulo di sangue può ostruire vasi sanguigni di reni, cervello, braccia, polmoni, cuore e pancia. Per questo, a seconda della specifica sede corporea, il trombo può provocare complicanze, come:
- ischemia periferica;
- Ictus;
- Infarto del miocardio.
Quali sono le persone più a rischio di trombosi? Come spesso accade nel caso delle malattie cardiache, lo stile di vita che conduciamo influisce notevolmente sulla comparsa di questa patologia. Infatti, tra i fattori di rischio che possono contribuire alla comparsa di uno o più trombi ci sono:
- Obesità;
- Sedentarietà;
- Fumo;
- Consumo di alcol.
Inoltre, risultano più esposte al rischio di trombosi:
- Persone anziane;
- Donne in gravidanza e fino a 6 settimane dopo il parto;
- Chi assume particolari farmaci, tra cui la pillola contraccettiva;
- Coloro che soffrono di malattie croniche, come cancro e cardiopatia.
Sebbene spesso la formazione del coagulo di sangue all’interno di una vena risulti del tutto asintomatica, ci sono tre campanelli di allarme che possono indicare il pericolo di trombosi: ecco di quali si tratta.
La pelle cambia colore
Come abbiamo anticipato, l’interruzione del flusso sanguigno verso l’organo a cui era diretto provoca la morte dei tessuti. Per questo, uno dei principali sintomi a cui prestare attenzione è il colore della cute.
La zona interessata potrebbe apparire più pallida, oppure assumere una colorazione rossa o bluastra.
Le gambe sono gonfie e doloranti
Se le vostre gambe sono sempre gonfie e doloranti senza alcuna ragione, non dovreste sottovalutare il problema: potreste essere a rischio di trombosi.
La presenza di un coagulo di sangue, infatti, può provocare una sensazione di dolore simile a un crampo. Inoltre, solitamente il muscolo risulta indolenzito e contratto.
Attenzione anche alla comparsa di edema: interrompendo la circolazione sanguigna, infatti, il trombo provoca l’insorgenza di gonfiore, accompagnata da una sensazione di calore pulsante.
Si fa fatica a respirare
Infine, l’ultimo campanello di allarme che può predire il rischio di trombosi riguarda la dispnea, ovvero la difficoltà di respirazione.
In questo caso, la formazione del coagulo interessa i polmoni, e può provocare l’insorgenza di sintomi come stordimento e dolore al petto. Anche tossire sangue è un segnale decisamente preoccupante, da non sottovalutare.