Bonus Casalinghe, quali sono le misure da potere richiedere

Il discorso che fa riferimento ai Bonus Casalinghe offre varie possibilità a chi ha diritto di ricevere dei sussidi. Di quali si tratta.

Una donna nel corso delle pulizie di casa
Una donna nel corso delle pulizie di casa (Freepik)

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Bonus Casalinghe, nonostante non ci sia un provvedimento che porti ufficialmente questo nome, di provvedimenti rivolti alle donne – ed anche agli uomini – che non hanno un lavoro ma che presiedono il funzionamento delle dinamiche domestiche ce ne sono.

Per esempio ci sono dei sussidi erogati a carattere comunale e che sono rivolti alle madri single e disoccupate o comunque a basso reddito. Per cui occorre rivolgersi agli uffici del proprio territorio dove si risiede. E tra quelli che possiamo annoverare come Bonus Casalinghe c’è anche una misura che è rivolta a chi ha più di 67 anni.

In questo caso non bisogna percepire alcuna forma di sostegno economico, tra pensione ed altri provvedimenti. Poi ci sono altri requisiti allo scopo di potere riscuotere questo bonus sociale. A quanto ammonta la cifra messa a disposizione e chi può percepirla.

Bonus Casalinghe, i requisiti su come fare per averlo

Banconote in euro di grosso taglio
Banconote in euro di grosso taglio (Pixabay)

La somma erogata è di 460 euro al mese, anche se è variabile in base alle situazioni. Ad influenzare tale somma è sia lo stato civile che il reddito. Ma ci sono anche altri paletti fissati che bisogna rispettare per potere usufruire di questo aiuto economico. Nello specifico occorre:

  • avere cittadinanza italiana o comunitaria;
  • per gli extracomunitari sprovvisti di cittadinanza UE occorrono regolare permesso di soggiorno o di lavoro, con residenza da almeno dieci anni;
  • occorre anche rientrare in un tetto massimo di reddito di 6mila euro per le persone che vivono da sole, e di 12mila euro per chi vive in coppia.

Per ottenere questo bonus bisogna visitare il sito web ufficiale dell’INPS e consultare l’apposita sezione. Il tutto effettuando l’accesso con le proprie credenziali personali SPID, di Carta di Identità Elettronica o di Carta Nazionale dei Servizi. In ciò ci può dare una mano anche un Patronato CAF.

C’è anche un fondo INPS apposito

Altrimenti è possibile sia visitare un ufficio dell’INPS presente sul territorio oppure richiedere l’assistenza telefonica allo sportello dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che mette a disposizione due numeri da poter chiamare. Sono rispettivamente i numeri, attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 08:00 alle ore 20:00 ed il sabato dalle ore 08:00 alle ore 14:00:

  • 803 164 per telefono fisso e totalmente gratuito;
  • 06 164 164 per telefono cellulare, a pagamento in relazione al proprio gestore;

Inoltre esiste anche un fondo INPS per persone di età compresa tra i 16 ed i 65 anni, che non versano contributi e che svolgano una occupazione domestica. Anche in questo caso non si deve avere una pensione diretta od essere titolari di un qualsivoglia rapporto di lavoro.

Tale fondo prevede assoluta libertà su quanto e quando versare per il proprio futuro, con una soglia minima di accredito contributivo mensile che parte da 25,82 euro. Ed anche qui è possibile utilizzare i riferimenti sopra citati per saperne di più.

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